La partecipazione a “Terra Madre – Salone del Gusto 2016”, a Torino, è stata per la Calabria un momento di valorizzazione del proprio patrimonio agroalimentare. Cinque giorni – dal 22 al 26 settembre – densi di incontri e scambi. Anche il presidente della Repubblica Mattarella si è accorto dello stand calabro: è passato per un saluto e ha avuto in dono il pane jermano. Certo, i servizi delle fiere costano e quella piemontese non fa eccezione. Un decreto pubblicato sul Burc evidenzia la spesa sostenuta per la «fornitura di uno spazio espositivo». La proposta – 39.900 euro esclusa Iva – è arrivata dalla società Slow Food Promozione srl. Non è che ci potesse rivolgere ad altri: è l’unica che abbia i titoli per “vendere” gli spazi. Preventivo accettato, dunque, e con l’Iva si tocca quota 48.687 euro. Questo anche se «non si è potuto procedere all’affidamento dei servizi tramite piattaforma telematica Mepa (il data base ministeriale che cataloga le aziende da cui si può attingere per determinati servizi al di sotto di una certa soglia di spesa, ndr)» perché Slow Food non è nell’elenco. Poco male, perché «l’esperienza e la professionalità della società forniscono le necessarie garanzie per lo svolgimento e il raggiungimento degli obiettivi prefissati con l’iniziativa».
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