COSENZA «Non mi faccio intimorire né innervosire da dichiarazioni avverse e preconcette che forse non meriterebbero alcuna risposta, perché il responso a Mario Occhiuto e quelli della destra è stato dato dalla giustizia amministrativa sia in primo grado che in sede d’appello. Ma il rispetto per i cittadini e per i dipendenti dell’ente mi spinge a smentire le menzogne che scientemente e a orologeria sono diffuse a mezzo stampa, soprattutto in replica a chi – come l’ottimo Orsomarso – non ha contezza e voce in capitolo in quanto nulla centra con il consiglio provinciale di Cosenza». È il commento di Graziano Di Natale, dopo le dichiarazioni del portavoce nazionale di An Fausto Orsomarso e del consigliere provinciale Franco Bruno. «Dichiarazioni che, secondo il presidente della Provincia – si legge in una nota –, tentano maldestramente di fare confusione, al solo scopo di distogliere l’attenzione sul lavoro di legalità e ripristino delle regole amministrative che sta portando avanti nella Provincia di Cosenza».
«Il tentativo – afferma Di Natale – è di frenare l’azione di legalità da lui avviata, sapendo che non indietreggerà di un millimetro nell’azzeramento degli sprechi compiuti da chi l’ha preceduto. Ed ecco la lista, seppur addirittura parziale, degli sprechi: nove milioni di anticipazione di cassa e quasi quattro milioni di disavanzo di amministrazione certificano una situazione finanziaria disastrosa; dirigenti esterni, direzione generale, staff di supporto – rigorosamente esterni – costati alla Provincia oltre un milione e 842mila euro; la vicenda giudiziaria, inscenata da Mario Occhiuto, costata alle casse dell’ente più di 30mila euro».
«È in questa situazione che – commenta Di Natale – i dipendenti rischiavano di non pagarsi lo stipendio, a causa delle spese pazze effettuate dall’amministrazione Occhiuto in totale dispregio e contrasto della normativa vigente in materia di riordino delle Province. Il presidente della Provincia di Cosenza tira dunque dritto, convinto che il processo di legalità e legittimità amministrativa non sarà fermato dal vecchio potere attaccato come una crosta alle poltrone: «non riusciranno a fermare il processo virtuoso avviato, né tantomeno fermeranno l’azione di rendere pubblico quanto prodotto in passato e l’attinenza delle spese con le funzioni fondamentali della Provincia. Occhiuto e i suoi sodali abbiano il pudore di tacere, perché non sono nelle condizioni di fare la morale».
«Gli attacchi del sindaco di Cosenza e dei suoi amici – conclude Di Natale – rappresentano una comprensibile quanta vana lotta di un vecchio gruppo, che si era innestato parassitariamente nell’istituzione e che non sopporta il nuovo in quanto portatore di legalità, trasparenza ed enormi risparmi: « Insomma si rassegnino, la Provincia di Cosenza volge il suo sguardo al futuro».
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