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Migranti ad Archi, aumentano i controlli

REGGIO CALABRIA Intensificazione dei servizi di vigilanza esterna, intensificazione dei servizi di ordine sociale offerti agli ospiti, promozione di iniziative volte ad alleggerire la presenza dei …

Pubblicato il: 10/10/2016 – 14:09
Migranti ad Archi, aumentano i controlli

REGGIO CALABRIA Intensificazione dei servizi di vigilanza esterna, intensificazione dei servizi di ordine sociale offerti agli ospiti, promozione di iniziative volte ad alleggerire la presenza dei migranti nel quartiere. Dopo la protesta dei cittadini di Archi, quartiere di Reggio Calabria che ospita un centro d’accoglienza per minorenni extracomunitari non accompagnati, il prefetto Michele Di Bari spiega all’Agi come intende garantire la sicurezza della zona. Il prefetto, ieri mattina, ha incontrato una ventina di residenti che hanno manifestato contro i migranti, accusati di comportamenti offensivi e tentativi di molestie. «La protesta non nasce tanto dalla presenza dei migranti – dice – quanto da alcuni comportamenti tenuti negli ultimi mesi, che sono diventati poco consoni al vivere civico. Probabilmente il malumore – aggiunge Di Bari – è nato da un episodio di qualche settimana prima».
Il prefetto, che grazie alla sua opera di mediazione ha riportato prontamente la calma, ha spiegato ai residenti le direttrici che saranno seguite. «Il nostro progetto – ha spiegato il prefetto – è di arrivare allo svuotamento. Si sta lavorando su queste tre direttrici e già qualche segnale positivo c’è».
Sul fronte dei servizi sociali, già da tempo il Comune ha messo a disposizione dei giovani ospiti i volontari di un’associazione che si prendono cura dei minori non accompagnati. Anche i giovani, però, sono chiamati a fare la propria parte, e su questo il prefetto è chiarissimo: «Quando parlo di intensificazione dei servizi di vigilanza significa anche che chi non rispetta le regole deve essere segnalato e se questi comportamenti denotano violazione di norme tassative, allora il questore determinerà anche una segnalazione al prefetto al fine dei provvedimenti consequenziali».
Le misure, nel caso di minori stranieri non accompagnati, non prevedono comunque l’espulsione. La vigilanza non sarà a senso unico, ma permetterà anche di tenere sotto controllo un quartiere tristemente famoso per essere la roccaforte di alcune tra le più potenti cosche di ‘ndrangheta della città. «La presenza di minori – ha commentato il prefetto – consente anche un maggior controllo di quel quartiere». Quanto all’alleggerimento e all’auspicato svuotamento della struttura, bisogna fare i conti con i numeri sempre variabili a causa di un fenomeno che continua a mantenere le caratteristiche dell’emergenza. Solo pochi giorni fa sono sbarcati in città altri 100 minori. È di tre giorni fa, invece, un bando della Prefettura per l’individuazione di strutture ricettive e gestione, per un totale di 250 minori in tutta la provincia. Si punta a un’accoglienza diffusa, come già era emerso dalla riunione tenuta dai sindaci all’indomani dell’insediamento del neo prefetto Di Bari. «L’attività del Prefettura – ribadisce il prefetto Michele di Bari – è diretta affinché il servizio di accoglienza miri ad assicurare la dignità dell’accoglienza ai minori non accompagnati, ma si tiene presente anche la necessità che i minori assumano comportamenti consoni al vivere civico. Se ciò non accadrà, il responsabile sarà segnalato e ci saranno le conseguenti determinazioni».

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