ROMA «Sono passati sei mesi dalla morte del colonnello Omar Pace, ancora nessuna notizia dalle indagini aperte». A sottolinearlo è il deputato del Pd Davide Mattiello, componente delle commissioni Giustizia e Antimafia, che si chiede: «Cosa sappiamo? Il finanziere, in forza alla Dia, lavorava per la Dda di Reggio Calabria ed era uno dei massimi esperti di informatica; aveva seguito il sequestro dei pc di Scajola ed era teste per il Pubblico ministero; doveva testimoniare a Reggio Calabria nell’ambito del processo che vede imputati, tra gli altri, Scajola, Rizzo, Speziali, ma si è tolto la vita; aveva una moglie e due figli piccoli; aveva una crociera prenotata e la cresima del figlio di lì a poco; aveva perso il padre, ma diversi anni prima e la sorella dopo una lunga malattia; era preoccupato perché temeva di essere pedinato; era amareggiato perché lo avevano cambiato di ruolo; era frustrato perché non lo avevano autorizzato più ad intervenire in pubblico come docente». «Cosa non sappiamo: se la storia di Omar Pace sia la storia di un uomo cui ad un certo punto si è rotto qualcosa dentro o se sia la storia di un uomo cui abbiano rotto qualcosa dentro, per evitare che si rompesse qualcos’altro fuori. Non sappiamo a che punto siano le indagini in corso. Di certo non smetteremo di fare attenzione su tutto ciò che sta succedendo tra Reggio Calabria, Roma, Milano, Genova e Dubai», conclude il deputato.
x
x