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I magistrati "spostano" la manifestazione antiviolenza di Melito

REGGIO CALABRIA Niente manifestazioni a Melito con il fuso orario. Alla fine è toccato ai magistrati della procura della Repubblica e del Tribunale dei minori spiegare alla Regione a guida Pd che p…

Pubblicato il: 12/10/2016 – 15:56
I magistrati "spostano" la manifestazione antiviolenza di Melito

REGGIO CALABRIA Niente manifestazioni a Melito con il fuso orario. Alla fine è toccato ai magistrati della procura della Repubblica e del Tribunale dei minori spiegare alla Regione a guida Pd che potrebbe essere inopportuno organizzare una manifestazione a sostegno di una ragazzina abusata, a quasi due mesi dagli arresti e proprio nel momento in cui i riflettori si sono spenti e la minore sta lentamente tentando di ricostruire la propria normalità. Dalle toghe è arrivata un’indicazione chiara: la priorità per tutti deve esser la tutela della sedicenne, che non può e non deve essere sovraesposta più di quanto non sia stato fatto. Allo stesso modo, non si deve neanche rischiare che un eventuale inquinamento del quadro probatorio pregiudichi l’inchiesta in corso. 
In sintesi, la parata prevista per il 21 non s’ha da fare. Parole chiare che oggi hanno fatto calare il gelo tra i partecipanti alla riunione convocata in prefettura a Reggio Calabria per dar seguito alle iniziative a tutela delle donne concordate il 15 settembre scorso, alla presenza del ministro Boschi.
A spezzare l’imbarazzo – istituzionale e personale dei presenti – una telefonata fra il procuratore Gerardo Dominijanni e il governatore Mario Oliverio, chiamato in causa dai dem presenti alla riunione per trovare una soluzione. Cosa si siano detti, non è dato sapere. Ma, di certo, quella che è arrivata all’indirizzo dell’assessore Federica Roccisano e degli altri esponenti del Pd che nelle scorse settimane hanno entusiasticamente organizzato la manifestazione, è una strigliata in piena regola. Sulla quale, l’ordine di scuderia è “bocche cucite”. Secondo alcune indiscrezioni, la manifestazione – cui hanno annunciato la partecipazione anche la presidente della Camera, Laura Boldrini, e quella della commissione antimafia, Rosy Bindi – si farà comunque, probabilmente a Reggio Calabria. Ma toccherà farlo in tempo record. L’appuntamento è per venerdì 21. Rimangono solo nove giorni per ipotizzare una giustificazione plausibile per un (opportuno) cambio di programma ad alto rischio figuraccia.

Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it

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