Si è svolta preso il ministero dell’Ambiente a Roma una riunione riguardante la bonifica dei siti inquinati di Crotone, con particolare riferimento alle discariche fronte mare ed alla bonifica dell’acqua di falda dell’area Kroton-Gress 2000 (ex Sasol). A darne notizia una nota dell’assessorato regionale all’Ambiente. «Si è trattato – si legge nella nota – di un decisivo passo in avanti sulla strada della bonifica e della messa in sicurezza totale del territorio». All’incontro, che arriva dopo mesi di riunioni presso la Cittadella regionale, presieduto dal Commissario per il danno ambientale Elisabetta Belli hanno partecipato insieme all’assessore Regionale all’Ambiente Antonella Rizzo, i rappresentanti della Provincia, del Comune di Crotone e dell’Arpacal.
Intanto, per quanto riguarda l’area di Kroton-Gress la Regione è arrivata al tavolo ministeriale con la firma della convenzione con il comune di Crotone che prevede la realizzazione del trattamento delle acque di falda (ex Sasol) da realizzare in sostituzione ed in danno del soggetto inadempiente. La Regione Calabria a tal fine ha messo a disposizione tutto il finanziamento ricevuto dal Ministero che corrisponde a 1milione e 200mila euro. «Questo permetterà di sanare una questione che era aperta e che vanificava tra l’altro l’intervento precedentemente realizzato della barriera idraulica».
Altro punto oggetto della discussione ha riguardato la bonifica della discarica fronte mare per cui è stato presentato un progetto di massima che sarà perfezionato con la firma dell’Accordo tra Regione Calabria e Syndial. In questo senso l’assessore Rizzo ha già annunciato che tale accordo sarà formalizzato entro al fine di ottobre.
«Il percorso individuato – si legge ancora nella nota – sostanzialmente è quello dell’utilizzo dell’area dell’ex sito industriale che dovrà diventare il simbolo del legame tra la storia delle fabbriche ed il territorio, tra la gente e la sua identità, tra la natura ed il paesaggio. Per la prima volta ci stiamo confrontando sul primo progetto di riutilizzo dell’area a fini turistici, storici, archeologici e di fruibilità per l’intero territorio. È stata definitivamente bocciata ogni ipotesi di nuova discarica. È dunque finita l’epoca del turismo dei rifiuti e dei veleni. Tutto in linea con il piano regionale dei rifiuti che nelle norme di salvaguardia prevede discariche zero in tutta la Calabria».
Conseguentemente si dovrà necessariamente arrivare alla bonifica vera dei suoli e dei sottosuoli per consentire la fruibilità a tutta la cittadinanza. Gli aspetti tecnici saranno ulteriormente approfonditi nel momento in cui Syndial presenterà lo studio di fattibilità al Ministero. Sempre nel corso della riunione il Dipartimento Arpacal di Crotone ha annunciato che è stato realizzato un Osservatorio per la misura della radioattività naturale Norm per la presenza di residui di lavorazione provenienti dall’area industriale.
«Molto soddisfatta» l’assessore Rizzo che ha dichiarato: «Per la prima volta c’è stata una convergenza tra Regione e Comune di Crotone. Gli enti territoriali finalmente si sono seduti ad un tavolo ed hanno convenuto su una linea per il bene della città di Crotone, ed anche Syndial per la prima volta ha avuto l’impressione di parlare con un interlocutore unico e non con enti contrapposti. Di questo ringrazio il sindaco di Crotone, soprattutto per aver sposato la filosofia che sta alla base del progetto di bonifica del sito. Il tavolo istituzionale sarà aggiornato nei prossimi giorni alla presenza del presidente Mario Oliverio per sottoporre e condividere con il comune di Crotone l’Accordo da sottoscrivere entro la fine di questo mese con Syndial. Al tavolo tecnico –prosegue Rizzo – è stato illustrato come la Regione Calabria abbia previsto ingenti risorse per la valorizzazione della città di Crotone sia attraverso i nuovi itinerari archeologici che vanno da Sibari alla Locride e che vedono la centralità del sito di capo Colonna e dell’antica Kroton, sia attraverso le risorse previste dal Patto per la Calabria che riguardano la messa in sicurezza della Statale 106 Ionica e la valorizzazione del porto e dell’aeroporto di Crotone Per la prima volta il tavolo Ministeriale ha potuto notare come vi sia una visione programmatica e unitaria dell’intera Regione con la messa a sistema di tutti i siti archeologici e con al volontà di fare della bonifica una risorsa per l’intero territorio con relativa ricaduta occupazionale. Tutto questo attraverso un stretto rapporto tra i fondi Por, quelli del Patto per la Calabria ed i fondi regionali sull’Antica Kroton ed i fondi per la bonifica».
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