Aeroporti, Sacal e Sagas a rischio esclusione

LAMEZIA TERME Le società che si candidano a gestire gli aeroporti di Reggio Calabria e Crotone restano tutte in campo. Ma non tutte hanno passato a pieni voti lo scoglio dell’apertura delle buste. Ricapitoliamo: a sfidarsi nei cieli calabresi sono la Ase Spa, la Rti Ig Aeroporti (solo per lo scalo pitagorico), la Sacal SpA e la Sagas SpA (anch’essa solo per Crotone). E, recitava ieri una nota dell’Enac, «il responsabile unico del procedimento si è riservato di concludere la fase di ammissione dopo gli approfondimenti resisi necessari per alcune problematiche emerse in corso di esame della documentazione».
Un po’ generico. Le «problematiche», secondo quanto si è appreso, sarebbero legate all’assenza di alcuni documenti nelle offerte presentate da Sacal e Sagas, le due società partecipate dalla Regione che competono nella gara. Non è chiaro se anche questo tipo di “anomalia” (cioè la sfida della Regione a se stessa, che segnalavamo in un titolo di qualche giorno fa) sia all’attenzione degli uffici dell’Enac. Sarebbe stata, però, riscontrata una carenza delle documentazioni societarie che occorreva allegare. E questo per entrambi i potenziali gestori. Gli altri, Ig Aeroporti del gruppo iGreco e Ase Spa, hanno passato il primo ostacolo. Sacal e Sagas, invece, dovranno passare un nuovo step di valutazione.
Il disciplinare di gara prevede che l’Enac possa richiedere eventuali integrazioni documentali entro dieci giorni e una sanzione di 500 euro, a meno che le irregolarità «essenziali» siano ritenute «non sanabili». Il dirigente Giuseppina Lacriola, che gestisce questa fase della procedura, si è infatti riservata di comunicare gli esiti della verifica in una successiva seduta pubblica, quando si procederà anche «all’apertura delle buste contenenti le offerte tecniche, che verranno consegnate alla commissione giudicatrice, che a sua volta proseguirà i lavori per l’analisi delle offerte in sedute riservate». L’intera procedura, comunque, dovrebbe concludersi entro il termine indicativo di 30 giorni a partire dal 10 ottobre.