COSENZA Regione Calabria, Provincia di Cosenza e Comune di Acri saranno parti civili nel processo “Acheruntia” per gli indagati per i quali la Dda di Catanzaro ha disposto il giudizio immediato. Sul banco degli imputati ci sono l’ex consigliere comunale di Acri, Angelo Gencarelli; Giampaolo Ferraro e Giuseppe Perri, ritenuto dagli inquirenti il reggente della cosca sul territorio acrese. Si tratta dell’inchiesta della Procura antimafia che nel luglio del 2015 ha provocato un terremoto politico ad Acri. Tra le persone coinvolte anche l’ex assessore regionale Michele Trematerra (per il quale si deve svolgere l’udienza preliminare a Catanzaro).
Giovedì mattina, nell’aula 9 del Tribunale di Cosenza, il collegio (presieduto dal giudice Enrico Di Dedda) ha respinto le questioni preliminari avanzate dalle difese. In particolare quella dell’avvocato Matteo Cristiani che aveva evidenziato un’omessa notifica come codifensore di Gencarelli. Ma il pm della Dda, Pierpaolo Bruni, ha fatto presente come all’ufficio di Procura risulta in data 2 luglio una revoca del mandato. Su questo aspetto il pm ha depositato una corposa documentazione giurisprudenziale sulla questione che è stata accolta dal Tribunale. Tra le parti civili ammesse anche una delle parti offese. Il collegio ha conferito l’incarico per la trascrizione delle intercettazioni telefoniche al consulente Nicola Zengaro. Il processo è stato aggiornato al prossimo 25 ottobre.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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