COSENZA La coalizione “La Grande Cosenza”, in vista del consiglio comunale del 24 ottobre in cui l’assise civica discuterà in merito al Pronto soccorso di Cosenza e alla situazione della sanità nella nostra città, ha avviato una serie di incontri per approfondire queste tematiche. Stamane i consiglieri comunali Carlo Guccione, Bianca Rende, Damiano Covelli, Francesca Cassano ed Enrico Morcavallo hanno discusso a lungo con il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, Achille Gentile; il direttore sanitario, Mario Veltri; e il direttore amministrativo Sergio Diego. Nel corso della discussione sono stati affrontati i problemi dell’ospedale Hub di Cosenza e in particolare quelli del Pronto soccorso, che registra oltre 83mila accessi all’anno, dei quali l’82% sono codici bianchi. Gli interventi si sono focalizzati particolarmente sulla vicenda del Pronto soccorso e sulle situazioni che quotidianamente si verificano all’interno del Dea. La proposta formulata dal direttore generale Achille Gentile, con l’istituzione un percorso alternativo nella gestione dei codici bianchi di fatto oggi impropriamente gestiti dal Pronto soccorso, ridurrebbe drasticamente l’accesso al Dipartimento Emergenze e Accettazioni dell’Annunziata: dagli 83mila accessi si passerebbe a 15mila, circa 42 accessi giornalieri. Oggi gli accessi sono circa 250 al giorno.
Nel corso dell’incontro è stata messa in evidenza e condivisa la necessità di realizzare una vera e propria task force in grado di integrare l’Azienda ospedaliera e l’Asp. Una sinergia mirata al potenziamento del sistema sanitario territoriale provinciale che diventerebbe una sorta di filtro attraverso la realizzazione degli Nccp (Nuclei centro cure primarie), aperti h24, e di 4 case della salute previste nella provincia di Cosenza. Da molti anni queste strutture attendono di essere realizzate, correndo il rischio di perdere i fondi già stanziati: circa 9 milioni di euro per ogni struttura.
Inoltre, è stata accolta con molto favore la proposta, avanzata nel corso della riunione, di mettere in atto una effettiva integrazione tra l’ospedale Annunziata di Cosenza (Hub) e i tre Spoke Paola-Cetraro, Castrovillari e Rossano-Corigliano, affinché si costruisca una vera e propria Azienda unica ospedaliera che serva a rispondere in maniera migliore al bisogno di buona sanità chiesto dai cittadini.
Nel corso della riunione è stato sottolineato l’importante lavoro svolto dall’Ao, che in questi mesi ha reso possibile nuove assunzioni di medici, infermieri ed Oss e la stabilizzazione di medici precari che operano all’Annunziata. Entro dicembre saranno nominati 9 nuovi primari.
La vera partita sul futuro dell’Annunziata si gioca sulla realizzazione del nuovo ospedale. I vertici dell’Ao hanno parlato di risorse disponibili (20 milioni di euro) per la messa in sicurezza e l’ammodernamento del presidio ospedaliero. Queste risorse sono diventate cantieri. Adesso occorre avere la capacità di intervenire per rendere sempre più sicuro l’attuale plesso ospedaliero, ma con molta decisione serve affrettare i tempi per la scelta dell’area in cui realizzare l’ospedale regionale dell’Annunziata. Un Hub in grado di contenere gli oltre 705 posti letto previsti dall’attuale organizzazione del sistema ospedaliero calabrese.
Il consiglio comunale del 24 ottobre non può non pronunciarsi su questo punto, visto che esiste uno studio di fattibilità sull’area di Vaglio Lise da parte della Regione Calabria e le risorse per costruirlo sono previste nel Patto per la Calabria sottoscritto dal Governo e dalla Regione stessa.
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