COSENZA La Procura di Cosenza sta monitorando le ditte appaltatrici di alcuni servizi dell’ospedale Annunziata. Su disposizione del procuratore capo Mario Spagnuolo e dell’aggiunto Marisa Manzini, i carabinieri del Nas e il personale dell’Ispettorato del lavoro da giovedì mattina stanno passando al setaccio ancora una volta l’ospedale, compresi gli uffici della Coopservice, il colosso emiliano che ha commesse in tutta Italia e ha vinto all’Annunziata un appalto da 25 milioni di euro per il servizio di pulizia dei reparti.
I funzionari dell’Ispettorato del lavoro hanno cominciato a sentire alcuni dipendenti della Coopservice. L’obiettivo è stato quello di venire a conoscenza delle mansioni svolte. Sono stati, altresì, acquisiti alcuni documenti custoditi negli uffici ospedalieri della società emiliana. L’obiettivo degli inquirenti è quello di accertare la regolarità dei contratti dei dipendenti ma soprattutto verificare la regolarità e legalità degli appalti con i quali sono stati affidati i lavori. Infatti, Nas e Ispettorato del lavoro adesso si stanno concentrando inoltre sui servizi mensa e lavanderia. L’obiettivo del procuratore capo Spagnuolo è quello di fare chiarezza fino in fondo. Ecco perché da oltre un mese la Procura di Cosenza ha gli occhi puntati sull’ospedale. Ripetuti “blitz” dei carabinieri del Nas hanno portato al sequestro di alcuni reparti – che sono rimasti comunque in funzione –, mentre le verifiche del Noe hanno permesso di mettere i sigilli, all’interno della struttura, a un’area adibita alla raccolta dei rifiuti solidi urbani.
Le indagini nascono da una serie di denunce presentate dai cittadini che lamentano da tempo le precarie condizioni igienico-sanitarie del nosocomio. Il procuratore Spagnuolo sta seguendo attentamente e personalmente le indagini perché finalizzate alla tutela della salute pubblica.
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