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La Regione “dimentica” il compenso di Corbelli

CATANZARO Da qualche settimana ha preso possesso di una scrivania ai piani alti della Cittadella. Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili, una vita passata a sostenere le ragioni di ul…

Pubblicato il: 14/10/2016 – 12:10
La Regione “dimentica” il compenso di Corbelli

CATANZARO Da qualche settimana ha preso possesso di una scrivania ai piani alti della Cittadella. Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili, una vita passata a sostenere le ragioni di ultimi ed emarginati, ha accettato l’invito arrivatogli dal governatore Mario Oliverio ad occuparsi della tutela dei diritti umani. Un compito a termine, il suo. Il contratto stipulato con la Regione prevede che l’incarico di componente della struttura speciale del capo di Gabinetto Gaetano Pignanelli abbia durata fino al 31 agosto 2017.  Il compenso? Difficile stabilirlo quando ci si inoltra nei meandri della Cittadella. Sul contratto pubblicato sul portale della Regione non vengono fornite cifre, ma viene indicato che il compenso, «erogato in rate mensili, è quello stabilito dalla giunta regionale per le strutture mensili». In buona sostanza, la retribuzione standard per questo tipo di incarichi supera i 59,6 mila euro annui. Al mese fanno poco meno di 5 mila euro. Ma questa è la cifra che realmente percepirà Corbelli per l’espletamento del suo mandato?
Il diretto interessato, in occasione dell’ufficializzazione della nomina, si affrettò a comunicare di avere «scelto di rinunciare finanche al comando, e ai benefici connessi, previsti dalla legge, che mi era stato assegnato presso la Regione per espletare il mio compito senza alcun vincolo e nessun vantaggio, con il solo rimborso del mio stipendio di docente. Motivo per cui ho chiesto alla scuola l’anno previsto, dalla legge, di aspettativa non retribuita».  Di certo, tutto non ciò non gli impedirà di portare avanti il grande progetto a cui lavora dopo la tragedia di Lampedusa del 3 ottobre di tre anni fa: la realizzazione in Calabria, a Tarsia, di un cimitero internazionale dei migranti.  «Ho un ruolo istituzionale – ama ripetere Corbelli – in una struttura e in una Regione che considero, e sono per questo orgoglioso di collaborare e farne parte, un presidio di legalità e solidarietà». Ma non ancora, completamente, di trasparenza.

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