CASTROVILLARI Si potrebbe decidere di riesumare il cadavere del calciatore Donato Denis Bergamini, deceduto, in circostanze mai del tutto chiarite, il 18 novembre 1989 lungo la statale 106, all’altezza del comune di Roseto Capo Spulico. Si attende, ancora, la decisione del procuratore capo di Castrovillari Eugenio Facciolla di riaprire nuovamente le indagini sulla morte del calciatore.
Da quanto emerso – ma negli uffici di Procura vige uno stretto riserbo – sembrerebbe che si stia pensando alla riesumazione del cadavere per eseguire eventuali indagini radiologiche sul corpo del centrocampista.
L’inchiesta sulla morte di Bergamini era stata riaperta il 18 luglio 2011 su disposizione del giudice per le indagini preliminari, Pasquale Collazzo, che aveva accolto la richiesta della Procura alla quale era stata presentata una richiesta in tal senso dai familiari del calciatore. Nel corso della nuova inchiesta, da una perizia dei Ris di Messina era emerso che il calciatore non si suicidò lanciandosi sotto un camion, ma era già morto quando fu investito. Isabella Internò è l’unica testimone oculare di quel presunto incidente stradale. Alla riapertura dell’inchiesta la Procura decise di sentire l’ex fidanzata del calciatore come testimone e a distanza di pochi mesi fu sottoposta a indagine. Ma quella inchiesta venne poi archiviata. La famiglia ha chiesto nuovamente di riaprire il caso è il procuratore Facciolla sta cercando una serie di elementi necessari per riaprire il caso. La riesumazione del cadavere potrebbe essere uno di questi.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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