«In anni passati la previsione delle risorse destinate a garantire gli stipendi dei lavoratori forestali calabresi non è stata né facile, né scontata; spesso è stato necessario ricorrere, con forza e determinazione, ad iniziative di protesta e manifestazioni. Nella legge di Stabilità 2017 il Governo ha deciso, per tempo e senza inutili tensioni, di prevedere i fondi necessari, è una scelta che apprezziamo e condividiamo per due immediate ed evidenti ragioni. La prima riguarda, naturalmente, la prospettiva di serenità che si schiude per i lavoratori calabresi impegnati in un così delicato e strategico comparto; la seconda è attinente al fatto che la Fai Cisl sta portando avanti, a livello nazionale, una progettualità di ampio respiro che possa determinare una diversa e più coerente visione della risorsa forestale italiana e meridionale in particolare».
È quanto dichiara Michele Sapia, segretario regionale della Fai Cisl Calabria, che aggiunge: «E se il governo ha fatto la propria parte spetta ora alla Regione fare la propria rendendo disponibili le risorse necessarie ad integrare e coprire il fabbisogno finanziario complessivo; il combinato disposto di queste due scelte avrà effetti importanti e decisivi. Abbiamo infatti davanti a noi un anno intero per tradurre in realtà le proposte e i progetti destinati a rendere la forestazione calabrese sostenibile e produttiva e superare i tanti, troppi limiti e problemi che accompagnano il percorso di Calabria Verde».
«Se siamo in una condizione favorevole, tanto a livello nazionale quanto con riferimento alla nostra regione, lo si deve – prosegue Sapia – ad una precisa scelta compiuta dal sindacato; abbiamo per tempo manifestato con i lavoratori idraulico-forestali sollecitando la giunta regionale ed abbiamo avviato, per tempo, a livello nazionale e grazie al prezioso contributo del nostro segretario Luigi Sbarra, un’interlocuzione con il Governo che oggi ci consente di lavorare di più e meglio senza gli affanni del passato».
«Ciò che abbiamo fatto, d’altro canto, corrisponde alla fisionomia di un sindacato che rifugge dalla conflittualità come unico criterio della rappresentanza e cerca di costruire, passo dopo passo, percorsi di sviluppo condivisi, sostenibili, definitivi raggiungendo obiettivi concreti come quello delle risorse messe a disposizione dal governo. La Fai Cisl, così come recentemente ribadito nell’incontro organizzato a Palumbo Sila, è disponibile ad un confronto fondato sul merito dei problemi ed è unanimemente determinata, anche grazie al prezioso contributo del nostro segretario Luigi Sbarra, nel ridefinire il profilo e la consistenza – conclude Sapia – della forestazione calabrese rendendola finalmente produttiva nel quadro di uno sviluppo complessivo che ci veda pienamente protagonisti nelle scelte di politica forestale portate avanti a livello nazionale».
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