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Truffa ai fondi antiusura, ricostruito in aula il sistema di frodi

COSENZA È entrato nel vivo il processo sullo scandalo dei confidi d’oro a Cosenza, la presunta truffa perpetrata con i fondi statali antiusura, stanziati dal ministero dell’Economia e delle Finanze…

Pubblicato il: 18/10/2016 – 11:56
Truffa ai fondi antiusura, ricostruito in aula il sistema di frodi

COSENZA È entrato nel vivo il processo sullo scandalo dei confidi d’oro a Cosenza, la presunta truffa perpetrata con i fondi statali antiusura, stanziati dal ministero dell’Economia e delle Finanze negli anni 2008-2012, dai responsabili delle cooperative di garanzie fidi “Opus homini” e “Finlabor”.
Nella vicenda sono coinvolti Gianfranco Vecchione, Giuseppe Carotenuto e Giovanni Falanga, responsabili degli enti all’epoca della vicenda, accusati anche di truffa e associazione a delinquere. Il collegio (presieduto dal giudice Enrico Di Dedda) ha iniziato ad ascoltare i testimoni dell’accusa. Il maresciallo Antonio Fiore, rispondendo alle domande del pm Bruno Antonio Tridico e dalle difese, ha ricostruito le indagini condotte all’epoca.
In particolare ha riferito come sarebbe avvenuta la presunta appropriazione indebita di un’elevata somma di denaro. Infatti, secondo l’accusa gli imputati avrebbero falsificato le lettere bancarie di rigetto del finanziamento, presentando agli istituti di credito convenzionati istanze di accesso ai fondi antiusura con il certificato di rigetto del finanziamento, inducendo in errore il ministero dell’Economia. In questo modo, si sarebbero procurati un ingiusto profitto per 513.475 euro, successivamente incrementato in virtù del ricorso alla procedura di reinvestimento delle somme percepite secondo il meccanismo del moltiplicatore con corrispettivo danno per il ministero. L’avvocato Cristian Cristiano ha chiesto al collegio l’acquisizione di alcuni documenti. Il maresciallo Fiore, nel corso del controesame dell’avvocato Pasquale Naccarato (difensore di Falanga) ha precisato che Falanga non si è autofinanziato. Il processo è stato aggiornato al prossimo 17 novembre.

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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