CATANZARO «Leggo con profondo stupore le dichiarazioni della deputata calabrese del M5S, Dalila Nesci, circa la sua posizione sul ruolo dei dirigenti amministrativi che lavorano nel Servizio sanitario nazionale. La Nesci probabilmente non sa che l’Asp di Catanzaro ha un solo avvocato. Ne sono andati via ben quattro negli ultimi anni e nessuno sostituito e il contenzioso è enorme. Forse la Nesci non ha presente che questo contenzioso andrebbe comunque agli avvocati esterni che costano molto di più all’Azienda?». Così Antonio Travia, segretario nazionale di Fedir sanità, il sindacato che tutela i dirigenti professionali, tecnici e amministrativi. Travia, in particolare, chiarisce anche qual è la posizione di Kpmg.
«In merito al dirigente per la Ragioneria – prosegue il segretario di Fedir – l’Asp è sprovvista di specifica professionalità contabile. Kpmg non può fare le funzioni del dirigente interno. Come, ad esempio, firmare i mandati di pagamento, rispettando le procedure e tutti i controlli che ne conseguono. Kpmg non lavora per l’Asp ma per la Regione e non è stata certo l’Asp di Catanzaro a fargli contratti».
Quello che la deputata Nesci forse non ha capito, a parere di Travia, è che una «idonea struttura amministrativa è indispensabile per far funzionare tutta l’Azienda. Infatti si potrebbero pure assumere i 33 medici mancanti ma se poi gli amministrativi non gli fanno arrivare il filo di sutura il medico non saprà come lavorare, e se non lo si paga come da legge farà causa all’Azienda. Come dire che gli amministrativi sono il primo anello della catena».
Conclude Travia: «Se la sanità va così male è anche perché si è pensato che gli amministrativi non servono e così da vent’anni le funzioni amministrative (che evidentemente servono comunque) le fanno sempre più medici e infermieri che non vogliono più stare in reparto. Dunque, inevitabilmente, persone non adeguate a svolgere quegli incarichi. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti».
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