CASTROVILLARI Trenta anni sono stati chiesti dal procuratore capo di Castrovillari Eugenio Facciolla nei confronti di Salvatore Buffone, accusato di essere il mandante dell’omicidio di suo cognato,…
CASTROVILLARI Trenta anni sono stati chiesti dal procuratore capo di Castrovillari Eugenio Facciolla nei confronti di Salvatore Buffone, accusato di essere il mandante dell’omicidio di suo cognato, Carmine Avato avvenuto un anno fa a San Cosmo Albanese. Per il killer, reo confesso, Cristian Dulan, il magistrato ha chiesto 18 anni, una pena decisamente più leggera vista la collaborazione del giovane. Nel corso dell’udienza di mercoledì è stato sentito Salvatore Buffone il quale ha affermato che non aveva alcun motivo di uccidere cognato rischia andò di rovinarsi la vita. Ha inoltre raccontato di essere stato lui a trovare un lavoro nella propria azienda al cognato. Buffone ha ammesso di conoscere Dulan ma di avere appreso dei suoi precedenti solo dopo l’omicidio di Avato e la sua incriminazione. Agli atti del processo sono state depositate le intercettazioni effettuate tra Dulan e Buffone dopo l’omicidio. Una intercettazione ambientale risalente al 18 novembre 2015, all’interno di un autolavaggio, di pomeriggio, rivela una conversazione tra i due nella quale Dulan dice a Buffone: «Ma io gli ho sparato… gli ho sparato proprio… e l’ho ucciso». Buffone risponde: «Eh ma tu lo spari e poi dopo… e ti dovevi fermare… hai capito o no?”». Nel corso della requisitoria più volte il magistrato si è soffermato sulla figura di Maria Giulia Buffone, moglie della vittima, descritta come «istigatrice e manipolatrice». Dulan, chiamato a sottoporsi a esame, si è rifiutato. Il prossimo due novembre la parola passerà alle difese, Chiara Penna per Buffone e Giuseppe De Luca per Dulan.