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Cosenza, si apre il sipario su More – Focus Calabria

COSENZA Si apre il sipario su More – Focus Calabria, la rassegna ideata e diretta da Scena Verticale in partenariato con il Comune di Cosenza, il Mibact e la Regione Calabria. Il progetto è de…

Pubblicato il: 20/10/2016 – 14:28
Cosenza, si apre il sipario su More – Focus Calabria

COSENZA Si apre il sipario su More – Focus Calabria, la rassegna ideata e diretta da Scena Verticale in partenariato con il Comune di Cosenza, il Mibact e la Regione Calabria. Il progetto è dedicato a compagnie e artisti calabresi con l’obiettivo di stimolare e intercettare nuovi progetti produttivi, cercando di contribuire alla loro crescita e al loro sviluppo.
La prima giornata di questa inedita edizione del More si svolgerà venerdì 21 ottobre al Castello Svevo. Alle 19.00 inaugura il Focus Calabria lo spettacolo itinerante La città e il desiderio un percorso interattivo sensoriale alla scoperta della propria città interiore. Un “cantiere di teatro”, a cura di Confine Incerto e Conimieiocchi, finalizzato alla formazione di un gruppo di ricerca artistica sul linguaggio dei sensi e sul teatro in spazi non convenzionali, in quei luoghi dotati di memoria storica, urbani, archeologici e naturali.
Il cantiere teatro interattivo sensoriale, questo il nome del progetto, segue le tecniche della metodologia ludico-creativa, quel metodo che trasforma un gioco in atto poetico, appoggiando dunque il concetto caro a Huizinga, secondo cui il percorso che conduce alla creazione e all’esperire è il gioco nelle sue caratteristiche di atto libero, consapevole, disinteressato.
Alle 20 Saverio Tavano presenta Formiche, lo spettacolo lo vede in scena accanto ad Alessio Bonaffini.
Due uomini decidono di vivere dentro una stanza, in uno stato di totale alienazione. Nonostante la precarietà, nonostante la solitudine rimangono uniti nel loro intento, lasciano scorrere il tempo mentre le formiche invadono quello spazio coprendolo fino all’orlo, come un cesso in cui non c’è più acqua. In tempi in cui la consapevolezza sembra aver preso una deriva, trattare il tema della solitudine dell’anima, dell’alienazione è un’urgenza. La lotta alla sopravvivenza all’interno del processo dell’evoluzione sociale ha assunto una nuova forma, è la lotta con sé stessi.
Alle 21,30 Scena Nuda presenta Un vecchio gioco, scritto da Tommaso Urselli per la regia di Filippo Gessi. Una strana coppia scopre di essere accomunata da un passato molto simile, vissuto in un villaggio residenziale dall’apparenza rassicurante ma toccato da qualcosa di oscuro. Qualcosa su cui entrambi fondano la propria esistenza e che, come se non ci fosse altro modo per loro di vivere, hanno bisogno di perpetuare con la collaborazione involontaria di un malcapitato di turno.
Lo spettacolo indaga nell’innata natura violenta dell’uomo. Un gioco delirante sull’ordinarietà del male, in cui un mondo quotidiano si alterna a uno visionario e da incubo. Un puzzle di cui il pubblico è chiamato a rimettere insieme i pezzi.
Alle 22,30 la giornata si conclude con La città e il desiderio, il percorso interattivo sensoriale a cura di Confine Incerto e Conimieiocchi.

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