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Ecco quanto costa l'Antindrangheta

REGGIO CALABRIA Benefit e indennità. E poi autista e telefonate pagate. E ancora collaboratori e uffici e soldi, tanti soldi. La commissione Antindrangheta del consiglio regionale lavora e produce …

Pubblicato il: 20/10/2016 – 15:10
Ecco quanto costa l'Antindrangheta

REGGIO CALABRIA Benefit e indennità. E poi autista e telefonate pagate. E ancora collaboratori e uffici e soldi, tanti soldi. La commissione Antindrangheta del consiglio regionale lavora e produce poco (ve l’abbiamo raccontato qui), ma costa un botto di quattrini ai contribuenti. Denari spesi senza che fino ad ora ci sia stato un ritorno concreto in termini di proposte di legge, inchieste e ispezioni volte a limitare in qualche modo lo strapotere delle ‘ndrine calabresi. Le due riunioni tenute fin qui dall’Antindrangheta difficilmente possono giustificare la presenza della struttura speciale che gli sta dietro. E che pesa sulle casse pubbliche per 280mila euro all’anno. Sono cifre standard, in realtà: nel senso che quel budget è previsto per tutt’e sei le commissioni di Palazzo Campanella ed è legittimato da una delibera dell’Ufficio di presidenza che risale al 2007 (è la numero 16).
Solo che – per restare al significato freddo e certo non esaustivo dei numeri – tutti gli altri organismi hanno “lavorato” sensibilmente di più. Nel corso del 2016 le altre commissioni si sono riunite con questa frequenza: Affari istituzionali: 9 volte; Bilancio: 12; Sanità: 12; Ambiente: 14; Vigilanza: 8. La cadenza ha ovviamente prodotto decine di proposte normative, di audizioni, di attività ispettive. È un lavoro istituzionale intenso? Se paragonato a quello dell’Antindrangheta è addirittura alacre.

I COSTI Il punto focale è che anche la commissione presieduta da Arturo Bova, come tutte le altre, dispone di una struttura parecchio onerosa. Ha a disposizione due responsabili, di struttura e amministrativo, ognuno dei quali costa 72mila euro all’anno. Bova, inoltre, ha potuto nominare altri tre componenti per il supporto tecnico: sono “interni”, cioè già dipendenti del Consiglio, ma in virtù del nuovo incarico ricevono un surplus annuale pari a 16mila euro a testa. C’è poi l’autista, che “pesa” per più di 38mila euro, e c’è anche un collaboratore “esperto”, la cui retribuzione ha un “costo unitario” che sfiora i 50mila euro. In tutto i membri dello staff sono 7, che possono anche diventare 11 in caso di sdoppiamento al 50% del compenso per tutti gli esterni alla pubblica amministrazione. La somma fa sempre il totale e consegna una cifra: 279mila e 930 euro all’anno. Moltiplicata per quattro anni di legislatura (l’Antindrangheta si è insediata un anno dopo rispetto al Consiglio) fa un milione e 120mila euro.
E non è mica finita. Perché pure la commissione di Bova ha diritto a uffici, telefoni, fax, materiale di cancelleria, connessione internet. Tutti servizi che infine rientrano nelle spese di funzionamento dell’Astronave, incrementandole. Sono i cosiddetti “costi della democrazia”.

Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it

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