Ultimo aggiornamento alle 18:55
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

SIX TOWNS | La compagnia dell'eolico

CROTONE «… guarda… quanto sono belle…». Non danno fastidio alla vista di Agostino Marrazzo, presunto capo del locale di Belvedere Spinello, le pale eoliche del Crotonese che si stendono davan…

Pubblicato il: 21/10/2016 – 16:35
SIX TOWNS | La compagnia dell'eolico

CROTONE «… guarda… quanto sono belle…». Non danno fastidio alla vista di Agostino Marrazzo, presunto capo del locale di Belvedere Spinello, le pale eoliche del Crotonese che si stendono davanti ai suo occhi. Marrazzo ironizza sulle proteste che genera, da parte degli ambientalisti l’installazione degli impianti: «… queste lo rovinano il paesaggio… e perché c’è… il verde… c’è quello che ruba sempre i soldi», fa il verso per poi sbottare contro chi si preoccupa della preservazione del paesaggio: «Rompono le scatole… guarda… quanto sono belle…».
L’occasione per parlare di energie rinnovabili nasce nel primo summit che Agostino Marrazzo e suo fratello Sabatino hanno con Nicolino Grande Aracri, boss di Cutro e capo riconosciuto della “provincia” del crotonese. Francesco Oliverio, ex capo del locale di Belvedere Spinello, è stato arrestato ed è diventato collaboratore di giustizia. Il ruolo di supremazia tra le ‘ndrine che stanno sull’asse Belvedere Spinello-San Giovanni in Fiore, secondo i magistrati della Dda di Catanzaro, lo ha acquisito «inequivocabilmente» Agostino Marrazzo. I due fratelli l’11 settembre 2012 incontrano Grande Aracri. Un’occasione per parlare di affari. È il boss di Cutro l’esperto di eolico. Anche lui si sofferma davanti al paesaggio che ha incantato Marrazzo ed esordisce: «…di ogni pala…no?…io ho fatto un corso accelerato…no…mi ha insegnato tutto…tutto…». Stando alle indagini dell’operazione Six Towns «Nicolino Grande Aracri conferma la sua esclusiva gestione sul mercato dell’eolico nella provincia di Crotone riferendo ai fratelli Agostino e Sabatino Domenico che: “un po’…li ho mandati da voi… un po’ di pale… glieli sto proprio… si vogliono estendere da voi…».
Perché l’affare possa andare in porto, però, devono sussistere due capisaldi. Il primo lo delinea Sabatino Marrazzo: trattare con ditte accondiscendenti alle dinamiche imprenditoriali criminali, in modo da non sottrarre tempo prezioso agli “affari”. E l’affare è uno di quelli importanti: «Questo è un fidanzamento… finanziamoci… vediamo che cosa…» – «ci sposerem …tra le cose con…con cervello…».
Altro caposaldo è che non devono esserci tensioni. «Io sono uno di quei componenti – dice Grande Aracri – che… ho… ho fatto mettere sempre la pace… sempre la pace… fino a quando uno è in pace va sempre bene». Agostino Marrazzo conferma che «tutto il circondario è con te…», trovando la consapevolezza del boss: «Per quanto riguarda… Crotonesi … eh… Cirotani… Strongoles … stanno sotto di noi…» – «se dico questo…vuol dire che lo posso fare… questi si devono accodare tutti quanti a quello che dico io… e si accodano a quello che dico io…». 



LE BIOMASSE Il concetto, d’altronde, era stato già espresso in precedenza, parlando di centrali a biomasse: «Siamo una murra». In tanti, insomma, sono interessati a rifornire di cippato (legname di scarto, nda) le centrali a biomassa della provincia. Sabatino Marrazzo, che secondo i giudici è «bramoso di non dividere eccessivamente i proprio guadagni con altri», suggerisce: «Oh… allora… dividiamoci…». Ma Nicolino Grande Aracri deve tenere in piedi gli equilibri anche con le altre cosche: «Allora io… ho messo nel mezzo… Crotonesi… Mesorachesi… Cutresi… siamo tutti noi». Agostino Marrazzo gli fa da sponda e approva: «Dobbiamo guadagnare tutti quanti… dobbiamo mangiare tutti quanti…». Per prima cosa, si intendono i tre, bisogna pagare la portuale, gente di fiducia nella compagnia portuale di Crotone. E poi bisogna mettere le mani su più centrali a biomassa possibile. «Adesso Catanzaro – dice Grande Aracri – facciamo un’altra…facciamo un’altra Biomassa …tanto…si devono…si devono…si devono costruire due … due … biomasse» – «devono scaricare …tutte e tre le Biomasse… devono fare, adesso che si fanno le Biomasse…eh…una la facciamo…mettere là …gente di Strongoli…io penso … facciamo quello che vogliamo…poi…il cippato…gli mettiamo quello che diciamo no …lo prendiamo da chi dite voi…».

Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x