Elezioni di secondo livello e di “medio termine” quelle che vedono coinvolto l’ente intermedio guidato dal democratico Enzo Bruno, per le quali sono chiamate a pronunciarsi sindaci e consiglieri comunali degli 81 comuni della provincia di Catanzaro. Il voto è ponderato, vale a dire che in base alle dimensioni del Comune di provenienza, ogni elettore vedrà il suo voto pesare di più o di meno, così Catanzaro e Lamezia Terme saranno fondamentali nella determinazione del nuovo consiglio provinciale. Elezioni di “medio termine” sì è detto, perché arrivano a metà della presidenza di Bruno con questi che non sarà sostituito da un nuovo presidente anche se vedrà modificarsi la maggioranza. Ed è qui che si gioca la partita più complessa: è infatti possibile che il nuovo consiglio non risponda alle richieste del presidente, rischiando così di complicare i prossimi due anni di Bruno alla guida dell’Ente. Alle 21 di domenica i seggi chiuderanno, poco dopo inizieranno gli scrutini. Ci vorrà qualche ora per conoscere la composizione esatta del nuovo consiglio provinciale dal quale potrebbero dipendere anche gli scenari politici della città di Catanzaro che tra pochi mesi sarà chiamata ad eleggere il suo nuovo sindaco.
Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it
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