Tredicenne morto a Sangineto, indagate tre persone

SANGINETO Tre persone sono finite nel registro degli indagati per la morte Gabriele Bono, il ragazzino di tredici anni deceduto a causa del crollo di una porta del campetto di calcio dove si trovava con alcuni amici. Si tratta del responsabile della struttura “Lo scoiattolo” e di due educatori che seguivano il ragazzo ospite della comunità socio-educativa di Sangineto.
Al momento questa procedura si può ritenere un atto dovuto da parte della Procura di Paola che sulla vicenda ha aperto un fascicolo d’indagine. In particolare gli inquirenti stanno cercando di comprendere eventuali responsabilità su quanto accaduto. E proprio per questo Anna Chiara Fasano, titolare dell’inchiesta, ha disposto che sul corpo del ragazzino venga effettuato l’autopsia per accertarne l’esatta causa di morte. Esame autoptico che non si esclude potrebbe essere compiuto già lunedì mattina. Intanto i carabinieri del comando di Scalea, a cui sono state delegate le indagini, stanno continuando ad ascoltare tutti i testimoni della tragedia consumatasi in pochi minuti e anche altre persone informate sui fatti.
L’incidente, ricordiamo, è avvenuto giovedì pomeriggio quando, il ragazzo originario di Seminara, si trovava sul quel maledetto campetto assieme ad alcuni compagni anch’essi ospiti della struttura. Sembra che durante un gioco innocente, il ragazzo si sarebbe appeso alla traversa della porta e nel tentativo di divincolarsi dalla rete in cui sarebbe rimasto impigliato il piede la porta sarebbe caduta colpendolo rovinosamente. Inutile il soccorso del 118, il tredicenne sarebbe deceduto mentre veniva trasportato al vicino ospedale di Cetraro.