Fondi per il teatro, la Regione corregge la graduatoria

LAMEZIA TERME La «rettifica» arriva a quasi tre mesi dalla pubblicazione della graduatoria. Tre mesi non proprio tranquilli per la burocrazia regionale che si è occupata dell’avviso pubblico “Iniziative culturali 2016”, il bando che ha dato il via, tra le altre cose, ai finanziamenti per la realizzazione di tre Circuiti teatrali sull’intero territorio regionale. Come rivelato qui dal Corriere della Calabria, la gestione del bando per l’assegnazione di 660mila euro destinati al teatro calabrese ha suscitato molti malumori nel settore e, soprattutto, ha portato l’Anticorruzione e la Procura di Catanzaro ad aprire un fascicolo di indagine sulla vicenda.
La storia è ormai nota: l’indagine della magistratura prende il via da un esposto in cui, ancora prima che si conoscesse l’esito del bando, i responsabili di tre compagnie teatrali escluse hanno previsto esattamente come sarebbero andate le cose e hanno denunciato le ingerenze di un sedicente «gruppo di lavoro del presidente» che, alla fine, si è aggiudicato, direttamente o indirettamente, tutti e tre i progetti finanziati dalla Regione. Nella vicenda, secondo quanto denunciato nell’esposto, ha un ruolo non meglio definito anche la regista teatrale Adriana Toman, compagna del governatore Oliverio. Mentre il dipartimento regionale Cultura si è limitato a mettere insieme alcune precisazioni che però non smentiscono nulla della ricostruzione del Corriere.
A denunciare le tante anomalie del bando per il teatro – giusto per soddisfare la curiosità di chi si è prodigato nel diffondere sui social una sorta di lista di proscrizione fotografica – sono stati i direttori artistici delle compagnie Dracma (Andrea Naso), Teatro del Carro (Annamaria De Luca), e Officina Teatrale (Giovanni Carpanzano). E proprio a quest’ultimo nei giorni scorsi è stato notificato di essere entrato tra i progetti finanziati al posto di una delle compagnie prima indicate come vincenti, Il Portacenere, che pur operando nel Cosentino ha presentato un progetto di Circuito teatrale da realizzare nel Catanzarese.
Ad avanzare istanza di revisione dei punteggi era stato lo stesso Carpanzano lo scorso 19 settembre – dopo che le tre Compagnie avevano chiesto l’accesso agli atti, ma prima che li avessero potuti visionare – e ora, a distanza di oltre un mese e dopo le polemiche scaturite dall’articolo del Corriere, il dipartimento regionale si è accorto che effettivamente è stato commesso qualche errore nell’assegnazione dei punteggi. Meglio tardi che mai, verrebbe da dire, se non fosse che gli interrogativi sulle modalità di redazione e gestione del bando restano tutti aperti e sono materia d’indagine per il pm Alessandro Prontera, che ha in mano il fascicolo. Carpanzano, contattato telefonicamente, ha così commentato la “correzione” della graduatoria: «Ho utilizzato gli strumenti che avevo per farmi assegnare il giusto punteggio, che in ogni caso mi spettava, ma ciò non toglie che continui a sostenere che quel bando è stato fatto male: non dà le stesse opportunità a tutti, è stato fatto ad hoc. Il fatto che io ora sia rientrato nei progetti “vincenti” non cambia nulla, rimango dalla parte delle altre due Compagnie che hanno denunciato la vicenda e confermo tutto quello che abbiamo scritto nell’esposto».
Per il «gruppo di lavoro del presidente», dunque, ora i progetti finanziati diventano due su tre. Resta da capire, ovviamente, se e in che modo la magistratura farà luce sulla gestione dei finanziamenti, sul ruolo di chi si presenta come lo “staff” del governatore e poi vince il bando, e anche su quello di chi detta la linea su leggi e regolamenti del settore senza averne alcun titolo.

Sergio Pelaia
s.pelaia@corrierecal.it