CATANZARO «La notifica dell’omologazione del concordato preventivo della Fondazione Campanella e la contestuale condanna degli oppositori concludono il lungo capitolo sulla grave situazione debitoria dell’ente, che il Movimento 5 stelle ha sempre evidenziato, anche con riferimento alle responsabilità politiche della Regione Calabria e ai comportamenti gestionali dell’Università di Catanzaro». Lo affermano in una nota i deputati M5s Dalila Nesci e Paolo Parentela, che aggiungono: «I fatti confermano, allora, che è stata condotta con metodo e rigore la delicata fase della Campanella conseguente all’estinzione, dovuta alle incessanti bugie della politica e alla rilevata opacità dei rapporti tra la Regione e l’Università di Catanzaro, oggi condannata, peraltro, a pagare una parte delle spese legali». «Si tratta – proseguono i parlamentari 5 stelle – dell’ennesimo tassello di un mosaico complicato e per un lungo periodo poco decifrabile. Ci auguriamo, poi, che la magistratura vada pure in fondo alla vicenda della mancanza di valido protocollo d’intesa tra l’Università di Catanzaro e la Regione Calabria, su cui continua una recita a soggetto, perfino a livello ministeriale». «Il Movimento 5 stelle – concludono Nesci e Parentela – ha dimostrato con gli atti l’illecito surplus di fondi che il policlinico universitario riceve dalla Regione Calabria. Ciononostante, il policlinico ha un disavanzo pauroso, che caricherà sulle spalle dell’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio, la quale dalla forzata integrazione di palazzo, sospinta nel silenzio tombale di giunta e consiglio regionale, avrà soltanto svantaggi».
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