CATANZARO Un amore che non è mai sbocciato realmente sta per concludersi del tutto: la convenzione tra l’ospedale romano “Bambin Gesù” e il “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro per la collaborazione nel campo della chirurgia pediatrica, il prossimo 31 ottobre, cesserà di essere operativa.
La storia dell’accordo tra le due aziende ospedaliere è stata travagliata, altalenante. Con alcuni alti a cui sono seguiti tanti bassi, soprattutto nei rapporti interni tra equipe, con quella catanzarese che controvoglia ha digerito l’ingerenza romana in sala operatoria. Anche perché, hanno più volte detto i chirurghi pediatrici catanzarese, la struttura del “Pugliese-Ciaccio” ha operato per decine di anni in autonomia con ottimi risultati.
L’ultimo atto della convenzione si consumerà quindi tra pochi giorni, dopo che alla manifesta volontà di non prorogare ulteriormente l’accordo da parte del dg dell’ospedale romano, ha fatto seguito una nota della Regione con cui di fatto si dava per concluso ogni rapporto collaborativo.
La convenzione è stata, nel corso degli anni, al centro di diverse polemiche, soprattutto legate ai costi per la sanità catanzarese che la convenzione comportava. La conclusione della collaborazione arriva nove mesi dopo che il commissario ad acta per il Piano di rientro Massimo Scura, dopo un incontro in dg del “Pugliese-Ciaccio” Giuseppe Panella e con il direttore sanitario del “Bambin Gesù” Massimiliano Raponi, ne aveva certificato il rinnovo: «Abbiamo preso atto del lavoro di altissimo livello svolto in collaborazione tra l’equipe del “Pugliese” e il “Bambino Gesù”. Un lavoro che, proprio perché di altissimo livello, deve cercare di andare avanti e per farlo abbiamo individuato il percorso migliore senza che ci siano discontinuità rispetto al passato. Quindi, in attesa che il concorso per il direttore dell’unità operativa complessa di Chirurgia pediatrica del “Pugliese” venga espletato, non cambi nulla nel rapporto tra “Bambino Gesù” e Regione Calabria», aveva detto a gennaio scorso Scura.
Il nodo da sciogliere, come lo stesso commissario sottolineava all’epoca, era però relativo al nuovo primario di Chirurgia pediatrica, al quale sarebbe spettato il compito, una volta selezionato, di determinare quali prestazioni avrebbero visto la convenzione essere operativa.
Ora è arrivato lo stop alla convenzione che si conclude quindi dopo quattro anni dai rilievi negativi dell’ex Tavolo Massicci che evidenziava come i numeri della convenzione non tornassero affatto per le casse della sanità pubblica calabrese.
Ad accogliere con soddisfazione la conclusione della collaborazione tra gli ospedali, il consigliere comunale di Catanzaro Sergio Costanzo, che da tempo sottolinea gli aspetti controversi della convenzione: «Sapere da Fatarella (dg del dipartimento regionale Tutela della Salute, ndr) che “l’attività svolta non ha prodotto alcun risultato in termini di mobilità passiva e che gli stessi interventi venivano già assicurati nell’ambito della Chirurgia Pediatrica del “Pugliese”, non può che farci piacere – gongola Costanzo -. Sono i numeri a dirlo, quei numeri che ora, finalmente, sono diventati pubblici.
Altro che legittimità e trasparenza, come è stato sostenuti da alcuni! Quali interessi si celano dietro questi atteggiamenti? La convenzione è stata prorogata, a suo tempo, in base a dati resi pubblici dal Dipartimento Tutela della Salute che, tra l’altro, sono stati oggetto di numerose critiche e che hanno evidenti e grossolani errori d’interpretazione».
Ma negli anni non ci sono state solo voci contrarie alla convenzione, più volte infatti si è sollevato il coro di protesta contro la paventata conclusione della collaborazione da parte del comitato dei “Sostenitori della convenzione con il Bambin Gesù” coordinato da Anna Fiammingo e sottoscritto da circa 5mila persone. Tra le ultime battaglie del comitato, proprio quella relativa al ritardo nella nomina del nuovo primario, circostanza che avrebbe di fatto determinato la conclusione della convenzione e per la quale lo stesso movimento aveva presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Catanzaro nell’agosto scorso.
Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it
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