Apprendiamo che la rendicontazione delle somme spese fino ad oggi, dei fondi ex Gescal, è terminata. Ci avevamo visto lungo. Dei 155 milioni di euro iniziali, poi passati a 126 a cui ammontava il fondo, risultano rimanere esclusivamente 6 milioni. Ce lo aspettavamo che le carte le avreste pubblicate “secretate” o silenziandole, come del resto fate con le delibere più insidiose, addirittura non pubblicandole. Ecco perché da sempre denunciamo la drammatica “telenovela” riguardante questi fondi, un’odissea che va avanti da 16 anni.
Il presidente Oliverio oggi e Pallaria da sempre – dirigente buono per tutte le stagioni, che ha gestito le deliberazioni “scopellitiane” oggi ritirate – non conoscono la parola “vergogna”, così affermano che «ci saranno investimenti in edilizia residenziale pubblica e manutenzione degli immobili», peccato che i fondi di cui parlano siano solo 6 milioni a fronte di 126.
Non possiamo esimerci dal prendere parola con forza su questa incredibile situazione, che vede pagare ancora una volta i tanti calabresi che vivono in povertà e da anni aspettano una casa popolare. La Regione Calabria è nemica dei poveri e da sempre porta avanti politiche atte ad aumentare le diseguaglianze e ad ingrossare le tasche di politici, dirigenti e palazzinari vari.
Ultima in ordine cronologico la protesta che ci ha visto occupare, nel mese di aprile, prima la Prefettura di Cosenza all’interno della quale è ubicato un ufficio del Dipartimento Infrastrutture, e poi gli uffici Aterp, da cui ne scaturì un incontro con il neocommissario dell’Aterp Unica Ing. Mascherpa affiancato dall’Ing. D’Ambrosio. Ci rassicurarono e promisero un incontro con l’assessore Musmanno. Promesse vane.
All’assessore del Comune di Cosenza, Francesco Caruso, che poche settimane fa, presentando il piano comunale sull’emergenza casa, affermava : «Il nuovo bando, frutto di una proficua interlocuzione con l’assessore al Bilancio Luciano Vigna e la dirigente del settore welfare Giuliana Misasi, non potrà dare risposte esaurienti al notevole fabbisogno abitativo del nostro territorio» suggeriamo di prendere atto della situazione. Le risposte esaurienti erano a portata di mano ma negli ultimi 30 anni sono state dilapidate non solo dal partito di cui fa parte ma da tutta la classe politica calabrese.
Non provate a nascondervi o a mistificare la realtà. Siete parte integrante della “mafia delle poltrone” e del mattone che tiene schiava la nostra terra. Verremo a chiedervi conto insieme ai tanti calabresi che ogni giorno si confrontano con la drammatica realtà, fatta da assenza di casa, lavoro e servizi.
Oliverio, Pallaria e Mascherpa, verremo a bussare ai “vostri” portoni sempre più forte, statene certi!
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