REGGIO CALABRIA Su proposta del ministro dell’Interno, a seguito della relazione predisposta dal Prefetto di Reggio Calabria, il Consiglio dei ministri nella seduta di ieri 27 ottobre, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio Comunale di Rizziconi, nel quale sono state accertate forme di condizionamento della vita amministrativa da parte di infiltrazioni criminali.
Per la gestione provvisoria dell’Ente, nelle more del perfezionamento della procedura di scioglimento, il prefetto Michele di Bari, con proprio provvedimento in data odierna, ha sospeso il predetto consesso, ai sensi dell’articolo 143, comma 12 del decreto legislativo 18 agosto 267, per prevenire situazioni che potrebbero ulteriormente compromettere la libertà di determinazione e il buon andamento o l’imparzialità dell’amministrazione e ha incaricato una commissione straordinaria composta dal viceprefetto Aldo Lombardo, dall’aggiunto Roberto Micucci, e dal funzionario economico finanziario Francesco Giacobbe.
Presso quel Comune, era stata inviata una commissione d’indagine in data 28 dicembre 2015, nominata dal prefetto della provincia di Reggio Calabria, su delega dello stesso ministro dell’Interno, al fine di compiere accertamenti per verificare l’eventuale sussistenza di forme di infiltrazione o di condizionamento di tipo mafioso o similare.
Detta commissione, aveva presentato la propria relazione che era stata esaminata in una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, con la partecipazione del procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, titolare della Direzione distrettuale antimafia.
La decisione da parte del Consiglio dei ministri, di scioglimento del consiglio comunale comporta la cessazione della carica di consigliere, di sindaco, di componente della giunta e di ogni altro incarico comunque connesso alle cariche ricoperte.
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