REGGIO CALABRIA Non bastano, non sono sufficienti, ma almeno contribuiranno ad arginare un’emergenza senza fine. Il prefetto di Reggio Calabria è riuscito a reperire un altro centinaio di posti letto per i migranti sbarcati nelle ultime settimane e per quelli che arriveranno a breve, già nei prossimi giorni. Ha avuto un esito positivo l’incontro di questa mattina tra il delegato del governo Michele Di Bari e tutti i sindaci della provincia. Il prefetto, tramite Pec, li aveva convocati tutti, ma al vertice ha partecipato solo una quarantina di primi cittadini, meno della metà. Un risultato è stato comunque ottenuto: la disponibilità di diversi Comuni ad accogliere un centinaio di profughi in strutture pubbliche o private. La scarsa presenza dei sindaci dimostra che esistono ancora diverse resistenze da parte degli amministratori in merito alla possibilità di ospitare i migranti nel loro territorio. Proprio per questo Di Bari ha fatto appello al senso di responsabilità e di solidarietà necessari in situazioni straordinarie come quella attuale. La città di Reggio, finora, ha dovuto sopportare il peso maggiore. Adesso, però, tutte le strutture messe a disposizione dalla giunta Falcomatà sono esaurite ed è necessario trovare altre strutture in giro per la provincia. Il via libera dei sindaci è auspicabile ma comunque facoltativo. Il prefetto, se il particolare momento lo richiedesse, potrebbe anche decidere in autonomia e “imporre” l’accoglienza anche ai Comuni più refrattari. Di Bari, però, per adesso ha mostrato di preferire il dialogo alla prova muscolare.
I nuovi posti letto consentiranno il decongestionamento delle strutture di Reggio e di affrontare queste ultime settimane prima che l’arrivo di un clima più rigido blocchi gli arrivi dalle coste africane.
Sono, in ogni caso, misure tampone rispetto a un’emergenza di cui non si vede la fine e per la quale non esiste ancora una strategia complessiva e risolutiva a livello nazionale ed europeo. Dall’inizio dell’anno in Italia sono sbarcate circa 153mila persone, il 10% in più rispetto allo stesso periodo del 2015. Le presenze nei centri d’accoglienza arrivano invece a quota 167mila, per un aumento superiore al 60%. In questo contesto la Calabria, e Reggio in particolare, hanno svolto un ruolo fondamentale per il governo dei flussi migratori e le procedure di prima accoglienza. Solo che ora il sistema è saturo e rischia di creare ulteriori tensioni in un territorio già alle prese con gravi problemi socio-economici.
Adesso la priorità è trovare nuove strutture per sistemare i migranti, soprattutto i minori non accompagnati. Anche per questo il 20 ottobre la Prefettura di Reggio ha indetto un bando per l’affidamento della gestione del servizio di accoglienza ai cittadini stranieri che richiedono protezione internazionale. L’importo complessivo dell’appalto è di 6,3 milioni di euro per un totale di 500 posti di accoglienza, da mettere a disposizione fino al 31 dicembre 2017.
Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it
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