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Rotazione Regione, Scura "caccia" un dirigente

CATANZARO Il ministero ordina, il commissario esegue, il governatore ammutolisce. Massimo Scura, il “capo” della Sanità calabrese, rimuove il dirigente la cui nomina aveva causato uno scontro tra R…

Pubblicato il: 29/10/2016 – 11:36
Rotazione Regione, Scura "caccia" un dirigente

CATANZARO Il ministero ordina, il commissario esegue, il governatore ammutolisce. Massimo Scura, il “capo” della Sanità calabrese, rimuove il dirigente la cui nomina aveva causato uno scontro tra Roma e Catanzaro. Si tratta di Giorgio Piraino, assegnato al vertice del settore Sanità veterinaria in occasione della rotazione dei manager disposta dalla giunta regionale. Lo avevano piazzato lì Oliverio e il suo vice Viscomi, insomma. Una designazione che aveva però allertato il ministero della Salute.
Prima della riorganizzazione del management regionale, effettiva a partire dallo scorso 1 agosto, i tavoli che sovrintendono la gestione della sanità regionale avevano mostrato la loro preoccupazione relativa alla decisione di «attribuire l’incarico di direzione dell’ufficio assessoriale competente in materia veterinaria e alimentare».
La lettera, spedita prima del tavolo di verifica del 26 luglio, aveva azzeccato la previsione: la rotazione aveva infine assegnato quel posto a Piraino, dirigente e veterinario che era stato trasferito dal dipartimento Agricoltura per tornare negli uffici occupati fino al 2011, prima della sua “rimozione” operata dall’allora giunta Scopelliti. Oliverio e Viscomi, in pratica, non avevano fatto altro che riavvolgere il nastro.
Piraino è quello stesso dirigente che ha gestito il contestatissimo bando per gli eventi culturali storicizzati, contro cui si sono espresse molte associazioni, che hanno annunciato ricorsi al Tar e denunce all’Autorità nazionale anticorruzione.
Poi la rotazione e il ritorno nel settore veterinario. Una nomina considerata pericolosa dal ministero e a causa della quale «si verificherebbe una duplicazione del ruolo e responsabilità di vertice (quell’area del dipartimento Salute è già governata da una task force, ndr) e dunque gravissima incertezza e conflittualità organizzativa circa l’attribuzione dei compiti e dei poteri di intervento, nonché l’inevitabile vanificazione dell’importante percorso di rientro alla normalità ed efficacia operativa, avviato nel 2011».
Nella lettera veniva inoltre ricordato che «le competenze in materia furono avocate dal governo, in conseguenza della constatazione di un’inaccettabile inerzia e criticità assessoriale e territoriale e attribuite con specifica delega ai commissari ad acta, ai fini dell’esercizio del potere sostitutivo e del ripristino del livello essenziale di assistenza previsto».
Le competenze in materia veterinaria, dunque, «non possono che rimanere attribuite al commissario ad acta, per esercitarle secondo le modalità con esso concordate, ivi inclusa la task force operante ai sensi dei decreti commissariali».
Infatti «non è possibile, per la regione e i suoi dirigenti, gestire competenze e attribuire incarichi a essi giuridicamente e formalmente sottratti per i motivi anzidetti e la cui riattribuzione è subordinata alle valutazioni del Tavolo e Comitato Lea nonché alle deliberazioni del Consiglio dei ministri».
La raccomandazione finale era rivolta al commissario Scura e al vice Urbani, ai quali spettava il compito di «impedire o invalidare con tempestività e rigore» gli atti che violano le attribuzioni conferite dal governo.
Scura e Urbani si sono quindi adeguati alle disposizioni del ministero e, proprio ieri, hanno firmato il decreto con cui viene annullato il provvedimento della Regione con cui Piraino è stato messo alla guida della Sanità veterinaria. La rotazione dei dirigenti sembra riuscita. Ma adesso le manca un pezzo.

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