Ospedale di Reggio, lo scontro Benedetto-Carpentieri arriva in Procura

REGGIO CALABRIA Lo scontro tra i manager dell’ospedale di Reggio potrebbe presto trasferirsi nelle aule di tribunale. L’ormai ex direttore amministrativo dei Riuniti, Giulio Carpentieri, è passato alle vie di fatto ed è pronto ad avviare azioni legali se il dg Frank Benedetto non provvederà subito al suo reintegro nella cabina di regia dell’ospedale.
La storia è nota. La settimana scorda Benedetto sarebbe andato direttamente a casa di Carpentieri per chiedergli le dimissioni immediate. Una richiesta apparentemente accolta di buon grado dall’ex plenipotenziario del consiglio regionale che, con una nota indirizzata al dg, il 27 ottobre formalizza il suo passo indietro. Carpentieri, però, il giorno dopo torna sui suoi passi e, con un’altra comunicazione riservata, dichiara di revocare le precedenti dimissioni. A questo punto Benedetto, siamo a domenica 30, firma una delibera con la quale conferma le dimissioni di Carpentieri e ne dispone la revoca in autotutela. Le motivazioni addotte dal dg dimostrano che la frattura con il suo manager è ormai insanabile: «L’interesse pubblico, soprattutto nelle attuali contingenze, impone la certezza dei rapporti e la fiducia delle relazioni istituzionali, venuta meno a seguito delle vicende in corso».

IL NUOVO ATTO Ma Carpentieri non è tipo da mollare la presa così facilmente. La sua intera carriera lo dimostra: da semplice muratore dell’ospedale di Taurianova (1974), è riuscito via via a scalare tutti i gradini della pubblica amministrazione fino a diventare segretario generale del consiglio regionale. Oggi è in pensione, ma non ha certo perso il piglio del passato. Nei giorni scorsi, infatti, avrebbe presentato un atto stragiudiziale con il quale diffida Benedetto a ritirare la sua delibera di revoca dell’incarico entro cinque giorni. In caso contrario, Carpentieri si dice determinato a interessare del caso la Procura di Reggio Calabria.
Lo scontro tra i due ex sodali è insomma arrivato al suo acme. Che farà adesso Benedetto?

L’INCHIESTA Il dg non ha mai spiegato pubblicamente i motivi che lo hanno spinto a defenestrare il manager che aveva voluto a tutti i costi accanto a sé nella gestione dell’ospedale. Certo è che quella nomina gli ha causato moltissimi problemi, anche e soprattutto giudiziari. La Procura, la stessa che ora Carpentieri potrebbe nuovamente attivare in caso di mancato reintegro, ha avviato un’indagine per abuso d’ufficio a carico di Benedetto (e del capo dipartimento dell’area amministrativa Giuseppe Neri e del direttore sanitario Sayd Al Sayyad) proprio per via della designazione del direttore amministrativo. Carpentieri, secondo gli inquirenti, non avrebbe potuto ricoprire quell’incarico in quanto privo dei requisiti necessari richiesti dalla legge di riferimento, tra cui «lo svolgimento di qualificata attività di direzione tecnica o amministrativa, con diretta responsabilità delle risorse umane strumentali, per un periodo di almeno cinque anni nell’ambito di enti e strutture sanitarie pubbliche o private di media o grande dimensione».
Un bel guaio, per Benedetto, che ora potrebbe ritrovarsi al centro di due diverse inchieste con un unico protagonista. Quel Carpentieri prima difeso e poi cacciato.

Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it