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«Un'operazione verità» sul centro storico di Cosenza

COSENZA Le risorse per mettere in sicurezza il centro storico di Cosenza «ci sono. Si tratta solo di scelte politiche». È questo il messaggio lanciato dai consiglieri comunali della Grande Cosenza …

Pubblicato il: 03/11/2016 – 13:18
«Un'operazione verità» sul centro storico di Cosenza

COSENZA Le risorse per mettere in sicurezza il centro storico di Cosenza «ci sono. Si tratta solo di scelte politiche». È questo il messaggio lanciato dai consiglieri comunali della Grande Cosenza che hanno voluto incontrare la stampa e i cittadini per «un’operazione verità» su una questione molto importante e per chiedere al sindaco una collaborazione fattiva. I consiglieri comunali di opposizione hanno fatto un’analisi completa dei problemi, individuando le soluzioni se «ci si siederà tutti a un tavolo». Sono stati loro, nel corso di un precedente consiglio comunale, a chiedere un «tavolo interistituzionale» facendo approvare un documento. Carlo Guccione, in primis, ha voluto dimostrare che le risorse ci sono e c’è anche il sostegno del governo centrale e regionale. Ma ha anche precisato che la loro attenzione sul centro storico di Cosenza parte da prima del verificarsi degli ultimi eventi sismici nell’Italia Centrale.

GUCCIONE: ECCO I SOLDI PER IL CENTRO STORICO «Che cosa fare sul centro storico di Cosenza? Vogliamo prima di tutto – ha spiegato – che si insedi un tavolo interistituzionale per fare in modo che si applichi un piano di messa in sicurezza», ha detto il consigliere comunale della Grande Cosenza, Carlo Guccione. «Abbiamo capito – ha detto – perché Sgarbi non c’era al consiglio comunale in cui abbiamo affrontato la questione perché poi ha rilasciato un’intervista in cui ha sostenuto di non poter fare l’assessore al Centro storico perché non è stato messo in grado di lavorare. Quindi constatiamo che le critiche che noi abbiamo fatto in questi mesi sono quelle che arrivano dall’interno della sua giunta. Abbiamo avuto ragione anche sulla metrotramvia: il sindaco è passato da una campagna contro la metrotramvia ad affermare che si farà. Noi, ovviamente, siamo contenti. La metrotramvia porterà il centro storico al centro dell’area urbana. Bisogna mettere in sicurezza il centro storico attraverso l’utilizzo di particolari risorse. Chiediamo al sindaco di individuare tre o quattro edifici da mettere in sicurezza con un finanziamento a fondo perduto – che ci sarà a breve – di 18 milioni di euro. Ci sono circa 10 milioni di euro non utilizzati dell’Apq per la messa in sicurezza del territorio. C’è stata una riunione alla Regione e si è deciso che l’asse Cosenza-Rende avrà a disposizione circa 35 milioni di euro. Quindi, nella città dei Bruzi arriveranno circa venti milioni di euro e questi potranno essere usati per la messa in sicurezza del centro storico. Abbiamo chiesto alla comunità europea di accedere agli investimenti strategici, nei quali rientrano anche i centri storici. Abbiamo la possibilità di verificare se ci sono le condizioni per fare una operazione di questo tipo. Non mancano le risorse. Il centro storico si trova in queste condizioni perché dopo Giacomo Mancini non si è fatta manutenzione né ordinaria né straordinaria. Il rettore dell’Unical ha detto che è pronto a spostare alcune unità nel centro storico e questo potrebbe permettere lo spostamento di almeno 500 studenti. La manutenzione degli edifici non riguarda solo quelli privati, ma riguarda anche quelli pubblici. Un esempio ? Piazzetta Toscano dove non è stata fatta nessun tipo di manutenzione. Siamo allarmati dalle vicende del terremoto di questi giorni ed è per questo che dobbiamo intervenire subito. Le leggi regionali ci sono. Quindi il Comune dovrebbe pensare a mettere in sicurezza gli edifici pubblici e poi aiutare i cittadini per la messa in sicurezza di quelli privati, ad esempio facendo ricorso al fondo Abruzzo. E da parte del governo centrale adesso saranno aumentate anche le risorse». Guccione ha voluto concludere il suo intervento con una battuta: «Dopo il ravvedimento sulla metrotramvia mi aspetto un ravvedimento da parte di Occhiuto anche sul luogo dove sorgerà il nuovo ospedale».

«IL CENTRO STORICO CROLLA DA SOLO» Il consigliere Damiano Covello ha analizzato il problema ribadendo da che cosa nasce l’attenzione di tutto il centrosinistra: «In Consiglio abbiamo votato un documento affinché il sindaco si faccia promotore di un tavolo interistituzionale. Tutto il centrosinistra lavorerà in maniera continuativa e costante. Il centro storico crolla da solo. Vogliamo tentare di dare la giusta attenzione affinché si evitino tragedie. Le risorse per la messa in sicurezza ci sono e noi le abbiamo indicate. È importante pensare al recupero dei beni del nostro patrimonio artistico. Vorremmo che il centro storico da emergenza diventi opportunità di sviluppo. Occhiuto è un impedimento a tutto questo e la sua politica miope è un ostacolo. Non abbiamo bisogno di inventarci finti miti per valorizzare questa città. Vorremmo che il sindaco si sieda a un tavolo, coinvolga le istituzioni e affronti il problema. Vorrei ricordare a Occhiuto che, all’indomani dei primi crolli, abbiamo spinto quella iniziativa in cui geologi e tecnici si erano offerti di fare gratis una mappatura della città. Ma non si procede. Abbiamo bisogno di un adeguamento sismico. Ci sono zone che sono cambiate, come piazza Fera, e quindi sarebbe necessario apportare delle modifiche. Noi siamo molto preoccupati. Saremmo pronti a fare la nostra parte mettendo da parte provenienze politiche e altro. Nel centro storico c’è un problema non solo strutturale ma anche sociologico: i rom non sono andati via, si sono ammassati in magazzini. Non sappiamo chi ci abita. Il sindaco non si preoccupa di fare una verifica sismica delle scuole ma abbiamo assistito al posizionamento di un cavallo di plastica alla confluenza dei due fiumi».

«NEGLI ULTIMI 20 ANNI POLITICA MIOPE» Marco Ambrogio ha voluto puntualizzare alcune cose perché «sul centro storico va fatta una operazione verità. L’approvazione del documento – ha aggiunto – è stata innovativa. Sbaglieremmo se addossassimo tutte le colpe a questa amministrazione. Sul centro storico c’è stata una politica miope negli ultimi 20 anni. Noi vogliamo sederci accanto al sindaco. Non dobbiamo perdere di vista le responsabilità. Sgarbi è stata l’ennesima operazione di marketing di Occhiuto». Bianca Rende ha voluto sottolineare «il modus operandi dell’opposizione. Per sottoscrivere quel documento, infatti, abbiamo coinvolto anche i comitati. Alla luce di questo dialogo abbiamo evidenziato un aspetto emergenziale che riguarda i cittadini che abitano lì. C’è un problema di raccolta dei rifiuti, di igiene, di sicurezza e di natura sociale. Agli anziani manca un riferimento che prima era rappresentato dalle circoscrizioni. La sicurezza deve passare da una mappatura. Questa amministrazione deve assumersi le proprie responsabilità usando le risorse che noi abbiamo indicato. Speriamo che questo tavolo si insedi e si metta a lavorare approfittando di collaborazioni gratuite, come quelle degli architetti».

«FONDAMENTALE L’ADEGUAMENTO SISMICO» Francesca Cassano ha evidenziato l’importanza del Piano di Protezione civile che «non è uno sfizio: è fondamentale che venga adeguato in particolare al centro storico. È importante che ci si prepari per un eventuale evento sismico: i cittadini devono essere esaustivi. A breve usciranno nuovi bandi per adeguamento sismico e lì si giocherà la partita».
Allarmato e preoccupato il consigliere Enrico Morcavallo: «Siamo arrivati al punto che i palazzi crollano, le lastre volano la situazione è davvero grave. Sono stato accusato dalla maggioranza di fare populismo ma io sono qui da soli tre mesi e sto cercando di portare avanti una linea programmatica nel pieno interesse dei cittadini. Qui si tratta di salvaguardare l’incolumita’ dei residenti del centro storico, la sicurezza di alcuni edifici e poi di tutelare il nostro patrimonio culturale. Stiamo andando a cancellare la nostra storia. Ma il confronto con questa amministrazione non è possibile».
Infine ha preso la parola anche Gabriele Petrone, neo segretario circolo Pd Centro storico che ha espresso la piena condivisione del Pd sul problema centro storico che «un
anno fa è stato oggetto anche di discussione parlamentare quando i deputati calabresi democrat avevano chiesto lo stato di emergenza. Se il centro storico non diventa un problema politico – ha concluso – noi non riusciremo a vincere la partita».

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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