CATANZARO La sintesi migliore non c’entra nulla con il sondaggio però spiega quanto l’effetto Report abbia inciso sulle tendenze del borsino di questo mese. “Better call Pietro” è l’efficacissimo claim del webmaster di spigaweb.org. Che fonde l’intervista cult di Federica Roccisano al riuscitissimo spin off di “Breaking Bad” (“Better call Saul”, appunto). Solo che la chiamata è costata cara all’assessore. E, complice i social network, è diventata un controspot virale per le competenze della più politica tra i membri della giunta Oliverio. «Chiamami Pietro» (ma Pietro, ovviamente, c’entra poco o nulla) è il marchio di fabbrica che segna lo sprofondo dell’assessore nel gradimento dei calabresi. Un precipizio che la porta dal 27 al 14% di fiducia. Per il momento è la flessione più alta registrata nelle nostre rilevazioni (come potrete vedere in questo servizio, il gradimento degli altri membri della giunta presenta oscillazioni più limitate). E c’era da aspettarselo. Anche sul piano comunicativo, la strategia non ha aiutato. Perché se è vero che una smentita è una notizia data due volte, Roccisano ha provveduto a una moltiplicazione grazie (si fa per dire) a una doppia smentita: testo e video per replicare a un servizio che sarà pure stato montato senza particolare benevolenza, ma comunque raccontava un aspetto sconfortante della realtà calabrese del diritto allo studio. Notizia data tre volte, dunque. E a nulla sono serviti i tentativi di “riabilitarsi”. Oppure quelli di coinvolgere nel capitombolo la Provincia di Catanzaro. L’unico risultato positivo, a volerne considerare uno, è che il servizio di trasporto per gli alunni disabili è stato riattivato (come promesso nella prima risposta a Report) il 4 novembre.
IL PARTITO DEI PROF (MENO UNO) Se la tecnica più politica perde consenso, salgono tutti i professori meno uno. Viscomi continua a fare storia a sé, ma lo seguono Roberto Musmanno e Franco Rossi. Aumenti lievi, certo. Si potrebbe parlare di un “partito dei professori” se non fosse che uno dei docenti voluti da Oliverio nella sua squadra perde qualche colpo: è Francesco Russo (dal 29 al 26% di fiducia), che – forse – paga la mancata approvazione del Piano dei Trasporti, arrivato in consiglio regionale per una “semplice” discussione quando tutti si aspettavano la sua trasformazione in legge. C’è tempo per rimediare. Ma i dati sono chiari: la giunta Oliverio ha ancora molto da lavorare.
Pablo Petrasso
p.petrasso@corrierecal.it
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