REGGIO CALABRIA La commissione speciale di Vigilanza, presieduta da Ennio Morrone, ha audito nel corso dei lavori odierni i rappresentanti della Protezione civile della Calabria, della Sorical e dell’Arpacal. «La seduta di oggi – ha detto Morrone a conclusione dei lavori – ha avuto il merito di far emergere dai rappresentanti delle tre società le carenze e le criticità di importantissimi settori della infrastrutturazione civile regionale. Non vi è dubbio, anche per la contingenza del momento che l’audizione di Tansi, responsabile della Protezione civile, abbia messo in chiaro quanto sia poco efficace e maldistribuita sul territorio la rete della Protezione civile calabrese».
«Tansi – ha detto ancora Morrone – ha riportato all’attenzione della Commissione lo stato di disorganizzazione di una struttura, che conta ben 91 dipendenti in sala operativa contro i nove della Regione Lombardia, dedicata soprattutto a interventi di particolare cruenza naturale, come i terremoti e le alluvioni. In tal senso, giudico positivo che siano stati interessati tutti i comuni calabresi affinché entro i prossimi 90 giorni provvedano a inviare alla Regione e alla Protezione civile la mappatura dei luoghi di raccolta delle popolazioni in caso, appunto, di terremoti e l’individuazione di zone per l’atterraggio degli elicotteri per accelerare i primi soccorsi in caso di sisma di forte entità».
«I dati comunicati da Tansi – ha detto il presidente della commissione – lasciano di che riflettere, peraltro confermati dalla recentissima elaborazione dell’Istituto nazionale di Statistica, che evidenziano come in Calabria siano circa 450mila gli edifici a rischio sismico». Su tali problematiche, la commissione ha approvato una mozione unitaria per chiedere al presidente Nicola Irto una seduta apposita di consiglio regionale.
In seguito, la commissione ha audito il commissario liquidatore della Sorical, Luigi Incarnato, e il direttore generale della società, Simone Lo Piccolo. «Dalle loro audizioni – ha proseguito Morrone – emerge lo stato di grave crisi debitoria dei comuni calabresi, pari a 368 milioni di euro, nei confronti della Sorical. Non vi è dubbio come sia necessario corresponsabilizzare gli enti e, contemporaneamente, affrontare con determinazione il rilancio degli investimenti per il potenziamento e l’ammodernamento della rete idrica calabrese che appare fatiscente in ogni provincia della regione».
«Infine, l’audizione di Francesca Gatto, commissario dell’Arpacal – ha terminato Morrone – ha chiuso una giornata di straordinario interesse di cui la commissione presto ne discuterà con gli altri organi istituzionali. L’organismo ha molto apprezzato le linee di lavoro di Gatto, i cui esiti sono certamente esiziali per affrontare in maniera efficace la prevenzione e la salvaguardia in materia ambientale».
Il presidente della commissione ha reso noto che durante la prossima seduta saranno auditi il vicepresidente della giunta regionale, Antonio Viscomi, il dirigente generale del dipartimento risorse umane e controlli della giunta regionale, il dirigente generale del dipartimento Bilancio riguardo la situazione economico/finanziaria delle società partecipate e/o controllate, nonché degli enti strumentali della Regione Calabria. Ai lavori hanno fornito il loro contributo i consiglieri Nicolò, Pasqua, Cannizzaro e Guccione.
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