Ultimo aggiornamento alle 20:48
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 5 minuti
Cambia colore:
 

Busta con un proiettile per Falcomatà

REGGIO CALABRIA Una busta gialla con dentro un proiettile. L’ultima intimidazione all’indirizzo di Giuseppe Falcomatà, da due anni sindaco di Reggio Calabria, dopo lo scioglimento dell’amminis…

Pubblicato il: 08/11/2016 – 9:31
Busta con un proiettile per Falcomatà

REGGIO CALABRIA Una busta gialla con dentro un proiettile. L’ultima intimidazione all’indirizzo di Giuseppe Falcomatà, da due anni sindaco di Reggio Calabria, dopo lo scioglimento dell’amministrazione per mafia. A intercettare l’inquietante messaggio sono stati i dipendenti dell’ufficio postale di Catona, alla periferia nord della città. Toccando la busta, hanno capito che dentro c’era qualcosa di strano. Una volta letto il nome del destinatario è scattata la telefonata alla polizia. Aperta con le cautele del caso dagli uomini della polizia scientifica, la missiva ha svelato il suo segreto. Ne è scivolato fuori un proiettile, presumibilmente di pistola, accompagnato da un bigliettino, adesso al vaglio degli investigatori. Poche righe confuse che ora sono al vaglio degli investigatori.  Sull’episodio, avvenuto a metà settembre, il sindaco ha chiesto silenzio e riservatezza, anche per via dell’imminente parto della moglie. Ma a poco più di un mese dall’arrivo di quella lettera, la notizia ha finito per filtrare, anche perché l’aumento delle misure di sicurezza voluto dal prefetto Michele di Bari non è passato inosservato. Al Comune, un discreto plotone di vigili urbani pattuglia i corridoi che portano agli uffici del sindaco. Ma quella che si registra a Reggio Calabria nei confronti dell’amministrazione comunale è un’escalation. Meno di un mese fa, un tentativo di incendio ha danneggiato il futuro parco Botteghelle alla periferia sud della città. Qualche giorno dopo, ignoti vandali hanno distrutto infissi e finestre, imbrattato i muri e divelto porte e cancelli di un asilo pronto per essere inaugurato ad Archi, storica roccaforte dei clan alla periferia nord della città. Il 3 novembre, un altro asilo pronto per il taglio del nastro a Santa Venere, comunità pre -aspromontana arrampicata sulle montagne che circondano Reggio, è stato devastato da un incendio. L’assessore che ha lavorato a questi progetti, Angela Marcianò, solo qualche mese fa ha visto andare a fuoco la sua auto. Adesso, insieme agli altri colleghi, ha accolto l’invito di Falcomatà e ha rimesso la propria delega nelle mani del sindaco, che a breve dovrà varare la nuova giunta, mentre in città si respira un clima sempre più pesante e ostile all’amministrazione. Già in passato, il sindaco e i suoi assessori erano stati destinatari di minacce e intimidazioni. Ad appena un mese dalla sua elezione, Falcomatà ha ricevuto la prima lettera minatoria. Altre due, con «esplicite minacce nei confronti dell’attuale sindaco della città, Giuseppe Falcomatà, e dei componenti della sua famiglia», sono arrivate nell’aprile 2015 in Comune. Altre, dicono dall’entourage del sindaco, sono arrivate addirittura a casa sua, come della madre. Della maggior parte, il sindaco ha preferito non dare notizia. Ma per gli investigatori, adesso iniziano ad essere «preoccupanti».

MAGORNO: IL SINDACO PROSEGUA NELLA SUA AZIONE «Il sindaco di Reggio Calabria può contare sul sostegno dell’intero Pd Calabria e della comunità calabrese. La busta con proiettili a lui indirizzata rappresenta un atto di barbarie nei confronti di un amministratore impegnato su una linea di cambiamento e di rigorosa trasparenza e rappresenta in maniera plastica la reazione di chi vede nello Stato un ostacolo al proprio agire criminale». È quanto afferma, in una dichiarazione, il segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno. «Al sindaco Falcomatà – prosegue Magorno – va non solo la nostra solidarietà ma il fermo invito a proseguire la sua opera coraggiosa di amministratore, se possibile ancora di più impegnato nel cammino di rinascita culturale e sociale che siamo certi saprà proseguire con ancora più determinazione e forza».

IRTO: «AVANTI NEL SOLCO DELLA LEGALITA’» «Ho appreso dalla stampa del vile atto intimidatorio commesso ai danni del sindaco di Reggio. Sento quotidianamente Giuseppe Falcomatà, cui mi legano sentimenti di sincera amicizia, e non ha mai fatto cenno a quanto accaduto. Colgo l’occasione per esprimergli pubblicamente la mia solidarietà e quella dell’intero Consiglio regionale». Lo ha affermato il presidente dell’assemblea legislativa calabrese, Nicola Irto, intervenendo nel corso di una conferenza stampa congiunta con il Comune di Reggio Calabria per la presentazione della stagione di prosa del teatro Cilea. Irto ha fatto riferimento all’individuazione in un ufficio postale di un plico diretto al sindaco, contenente alcuni proiettili. «Sono certo – ha aggiunto Irto – che questo nuovo, grave avvertimento non scalfirà minimamente l’impegno e lo slancio con cui il sindaco sta operando per un cambiamento profondo della città, nel segno della legalità e della trasparenza dell’agire amministrativo».

BOVA: IL LAVORO DELLA GIUNTA FASTIDIOSO PER QUALCUNO «L’intimidazione al sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, è l’ennesimo atto di stillicidio posto in essere da quelle forze criminali contrarie allo sviluppo ordinato e civile  della Calabria. È significativo, inoltre, che la busta con i proiettili giunga puntuale nella giornata in cui nella Prefettura di Reggio Calabria il sindaco Falcomatà, si appresta a sottoscrivere e varare con il presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, con il sottosegretario di Stato Marco Minniti e con la prefettura di Reggio Calabria, un protocollo nazionale di intesa con l’obiettivo di prevenire i comitati d’affare che hanno affossato l’ente».  Lo afferma, in una nota, il presidente della Commissione regionale antindrangheta, Arturo Bova. «Lo straordinario lavoro della giunta comunale di Reggio Calabria per rilanciare la città comincia a dare buoni frutti e, tutto questo, alla luce dei frequenti atti di aggressione subiti da strutture civili, come gli asili e le scuole materne, non è gradito da coloro i quali preferirebbero continuare a vivere nell’ombra e nell’illegalità per condizionare le scelte di interesse generale. A Giuseppe Falcomatà ed all’esecutivo che presiede, a tutto il consiglio comunale di Reggio Calabria – conclude Arturo Bova – va non solo la solidarietà piena e convinta dell’organo che presiedo, ma quella di tutti i calabresi perbene che non intendono rassegnarsi a vivere sotto la coltre di violenza alimentata dal crimine organizzato». 

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x