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Consulenze Asi, i revisori sapevano dell'aumento di stipendio a Frasca

COSENZA Le consulenze legali all’Asi di Cosenza sono state al centro della nuova udienza del processo sulla presunta allegra gestione del Consorzio di sviluppo industriale. Sul banco degli imputati…

Pubblicato il: 08/11/2016 – 17:48
Consulenze Asi, i revisori sapevano dell'aumento di stipendio a Frasca

COSENZA Le consulenze legali all’Asi di Cosenza sono state al centro della nuova udienza del processo sulla presunta allegra gestione del Consorzio di sviluppo industriale. Sul banco degli imputati ci sono l’ex presidente Diego Tommasi, il direttore generale Stefania Frasca e il responsabile dell’area contabile Carlo Antonio Rango. I reati contestati, a vario titolo, agli indagati, sono truffa, falsità documentale e abuso d’ufficio. Le indagini sono iniziate nel 2013 e i fatti contestati vanno dal 2008 al 2014. Secondo quanto è emerso, tramite false dichiarazioni, la direttrice del Consorzio si sarebbe autoassegnata incrementi dei suoi compensi e sia lei che l’ex presidente si sarebbero fatti liquidare rimborsi sulla base di una semplice autodichiarazione. Martedì mattina sono stati ascoltati alcuni testi della difesa di Stefania Frasca, rappresentata dagli avvocati Franz Caruso ed Elena Florio.
Il legale Walter Perrotta, rispondendo anche alle domande del pm Domenico Frascino, hanno chiarito il rapporto professionale avuto con l’Asi, la procedura in base alla quale sono stati selezionati, i compensi ricevuti. Gli stessi hanno riferito e spiegato anche i pareri resi all’ente, all’epoca dei fatti, sull’aumento retributivo al direttore generale e sul rimborso al presidente, nonché sulla sospensione dei compensi agli organi dell’ente. È stato sentito anche Alessandro Mazzotta, all’epoca dipendente dell’ente, che ha riferito, in particolare, la circostanza che i verbali delle riunioni all’interno dell’Asi venivano pubblicati mediante affissione in una bacheca nel consorzio e di questo se ne occupava lui direttamente. Il collegio, presieduto dal giudice Enrico Di Dedda, ha ascoltato inoltre Giovanni Genise all’epoca dei fatti revisore dei conti. Lui ha ricordato, nello specifico, la riunione di comitato direttivo in cui fu deliberato l’aumento dello stipendio a Frasca. Il teste ha ribadito che anche gli altri revisori ne erano a conoscenza, così come erano a conoscenza del rimborso forfettario al presidente. Il processo è stato aggiornato al prossimo 29 novembre per ascoltare altri testi della difesa.

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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