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Il Piano dell’Anas per la Salerno-Reggio

COSENZA «Lo stato di abbandono seguito dal 1974 ha portato alla necessità di un Piano di ristrutturazione della Salerno-Reggio». Così il presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani ha sintetizzato …

Pubblicato il: 08/11/2016 – 15:23
Il Piano dell’Anas per la Salerno-Reggio

COSENZA «Lo stato di abbandono seguito dal 1974 ha portato alla necessità di un Piano di ristrutturazione della Salerno-Reggio». Così il presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani ha sintetizzato anni di lavori sul tratto calabrese dell’A3 nel corso di una conferenza stampa, nella sede dell’Anas di Cosenza, convocata per illustrare il Piano di manutenzione di 58 chilometri di autostrada nella nostra regione. Il programma, da realizzare nel quinquennio 2016-2020, riguarderà tre tratti: da Morano a Firmo; dallo svincolo di Cosenza sud a quello di Altilia; dallo svincolo di Pizzo Calabro a quello di Sant’Onofrio. All’incontro con la stampa hanno partecipato anche il capo dipartimento Vincenzo Marzi e il direttore Ugo Dibennardo. «Abbiamo valutato – ha aggiunto il presidente Armani – gli investimenti in base all’utilizzo della strada che varia da tratto a tratto. Il volume di traffico ne determina caratteristiche e relativo investimento. Oggi interveniamo sui 58 chilometri rimanenti. Si tratta di un investimento di oltre un miliardo di euro, già interamente finanziato. Entro metà del prossimo anno completeremo la pavimentazione: nel tratto tra Morano a Firmo, da Cosenza sud ad Altilia e da Pizzo a Sant’Onofrio». Qui una fotogallery dei lavori.

PAVIMENTAZIONE STRADALE E SEGNALETICA Il Piano consiste nel rifacimento della pavimentazione stradale e della relativa segnaletica verticale e orizzontale; nella installazione di nuove barriere e reti di protezione sui viadotti; nell’adeguamento degli impianti di alcune gallerie e nella installazione di nuovi impianti tecnologici e di illuminazione degli svincoli; nell’incremento delle piazzole di sosta lungo le due carreggiate. «Il tratto più critico – ha aggiunto Armani – e che richiede più interventi è quello tra Cosenza sud e Altilia. Si metterà mano anche alla segnaletica. Verranno restaurati i calcestruzzi delle opere di contenimento. In generale si penserà al risanamento dei viadotti. Saranno realizzate le banchine di sicurezza. La manutenzione riguarderà anche le gallerie perché gli impianti sono evoluti. Ci sono già cantieri avviati sia ad Altilia che a Frascineto».

VANTAGGI NON SOLO ECONOMICI Il nuovo Piano ha dei vantaggi non solo economici. Il presidente Armani ha spiegato quali saranno i benefici immediati: «Questo programma consente di accorciare i tempi e di effettuare interventi più veloci coinvolgendo aziende locali. C’è anche un impatto ambientale minore. I cantieri saranno mobili e quindi potranno essere rimossi. I costi del Piano di manutenzione sono stati ridotti. Il miliardo finanziato lo applicheremo per la manutenzione. Ma penseremo anche alla manutenzione sia della statale 106 che dei percorsi alternativi alla A3 come la statale 18, in particolare quelli usati quando è stato chiuso il Viadotto Italia. È stato fatto un piano di analisi puntuale di tutta la pavimentazione». Il Piano cerca di rimediare anche alle storture del passato e alle situazioni di degrado e abbandono. Per il presidente Armani bisogna mettere mano anche «alle stazioni di servizio. Alcune sono da ricostruire. In generale i servizi comuni sono quelli che verranno risistemati».

FRONTIERA TECNOLOGICA Il Piano dà una grande importanza pure alla tecnologia. Ecco perché prevede un sistema di Smart rose che consentirà di interconnettere gli utenti tra loro e ci sarà un sistema di connessione in wi fi. «Abbiamo bandito anche della gare per trasformare in Smart road pure la Salerno-Reggio Calabria – ha aggiunto il presidente Armani -: ciò significa investire in connettività che significa essere sempre collegati e avere un monitoraggio continuo. In questo modo, ad esempio, riusciremo a monitorare eventuali furti di rame o eventuali situazioni di emergenza riuscendo a intervenire subito».

INFRASTRUTTURE SECONDARIE Un’attenzione particolare sarà rivolta anche alle “vie di fuga”, le strade alternative all’autostrada che hanno bisogno di un monitoraggio continuo. «Abbiamo raggiunto un accordo nelle scorse settimane – ha detto Armani – e stiamo lavorando agli interventi da apportare». Per l’Anas il premier Matteo Renzi riuscirà a mantenere l’impegno preso – cioè quello di completare la A3 entro fine anno – perché «questo Piano si occuperà principalmente di interventi di manutenzione e questo – ha ribadito il presidente Armani – significa agire ad ampio raggio e in modo costante. Sulla 106 Jonica abbiamo previsto un intervento con un investimento di circa un miliardo di euro. Il Piano straordinario di manutenzione è fondamentale per recuperare anni di abbandono. Dovremmo gestire pure le emergenze in modo diverso. Mi riferisco, ad esempio, alla nevicata dello scorso anno che ha bloccato il tratto cosentino. Dobbiamo sapere che cosa fare prima che arrivi la neve. Il concetto di anticipare e programmare deve essere applicato a tutte le situazioni». E sulla possibilità in futuro di dover pagare l’autostrada, Armani ha chiosato: «È prevista, ma poi si vedrà. Quella è una scelta politica».

«IL PONTE DI CELICO È SICURO» Il presidente Armani ha rassicurato pure sulla situazione del Ponte di Celico: «Gli avvallamenti sul ponte di Celico sono delle deformazioni statiche e quindi un effetto ottico». «Sul sito ci sono i dati che riguardano il monitoraggio del ponte di Celico – ha aggiunto -. Questo tipo di deformazione potevamo prevederlo un po’ di tempo fa, ora stiamo provvedendo ma è un effetto ottico: è un avvallamento statico che non crea problemi di sicurezza. Altrimenti avremmo chiuso il viadotto: non abbiamo motivo di sostenere il contrario».

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it