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Per Lamezia si aprono i cordoni del ministero

LAMEZIA TERME Esiste un gancio, che il ministero dello Sviluppo economico ha messo in atto, per uscire dal pantano della crisi economica. È un intervento dello Stato che finanzia programmi di inves…

Pubblicato il: 09/11/2016 – 14:39
Per Lamezia si aprono i cordoni del ministero

LAMEZIA TERME Esiste un gancio, che il ministero dello Sviluppo economico ha messo in atto, per uscire dal pantano della crisi economica. È un intervento dello Stato che finanzia programmi di investimento a favore delle imprese, situate in aree di crisi, fino a 20 milioni di euro. Il punto strategico di questo intervento consiste nell’individuare le Aree di crisi. Il nove giugno 2015 il ministero ha emanato un decreto, ai sensi della legge 181/89, con il quale, tra le altre cose, stabilisce che le Aree di crisi industriale possono essere individuate non solo dal Mise ma anche su proposta delle regioni interessate. A questo punto il ministero può accogliere la proposta delle regioni con un apposito decreto da adottare sentita la conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province.
A Lamezia Terme – su proposta del gruppo consiliare Lamezia Unita, guidato da Luigi Muraca – da tempo si spingeva perché la città e il suo comprensorio venissero inserite tra le Aree di crisi in Calabria. Un traguardo che ha raggiunto con l’emanazione del la delibera di giunta regionale nella quale anche la città della Piana di Sant’Eufemia viene annoverata tra le Aree di crisi.
Un primo passo la Calabria lo ha fatto, con i suoi soliti tempi lunghi e ritardi.
Basti pensare che già nel 2015 in Campania erano state riconosciute dal Ministero cinque Aree sulle quali intervenire,  per le quali sono state stanziate risorse per quasi  50 milioni di euro.
In Calabria tutto taceva. A smuovere le acque ha contribuito il consiglio comunale di Lamezia Terme del primo febbraio 2016 nel quale all’unanimità è stata approvata la mozione presentata da Muraca e dal suo gruppo. Nel corso del consiglio comunale è stato sottolineato che, mentre le altre regioni si stavano muovendo per sottoporre le proprie Aree di crisi industriale al Mise per accedere alle agevolazioni alle imprese, la Calabria, disseminata di aree industriali depresse, non le avesse ancora individuate e proposte al ministero. Si sottolineava come Lamezia ospiti nel suo territorio un’Area di Sviluppo industriale di «oltre mille ettari con circa 90 aziende insediate» che stanno profondamente risentendo della crisi socio-occupazionale che ha costretto molte azienda a ridurre il personale.
Con la delibera di giunta regionale del 31 ottobre, le Aree di crisi sono state finalmente individuate e spetta ora al ministero dello Sviluppo economico riconoscere la proposta della Regione e decretare gli eventuali interventi.

ale. tru.

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