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L'ultimatum dei sindacati al governatore

CATANZARO «Cgil, Cisl e Uil Calabria ritengono non più rinviabile la ripresa del confronto con il governo regionale. La perdurante condizione di difficoltà a livello economico e soci…

Pubblicato il: 10/11/2016 – 10:50
L'ultimatum dei sindacati al governatore

CATANZARO «Cgil, Cisl e Uil Calabria ritengono non più rinviabile la ripresa del confronto con il governo regionale. La perdurante condizione di difficoltà a livello economico e sociale che continua a caratterizzare la nostra regione impone, a nostro giudizio, una comune assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti interessati, istituzionali, politici, economici, sociali». È quanto si afferma in un documento unitario sottoscritto dai segretari  generali regionali Angelo Sposato (Cgil), Paolo Tramonti (Cisl) e Santo Biondo (Uil) che preannunciano, «qualora dovessero persistere ulteriori ritardi nella convocazione da parte del presiedente della Regione, il ricorso alla mobilitazione anche in tempi brevi».
«Per questi motivi – proseguono i segretari generali della Calabria – vanno convocati al più presto gli incontri sui temi prestabiliti: Por 2014-2020 e Patto per la Calabria. Assetto idrogeologico, forestazione, rischio sismico, protezione civile. Ciclo integrato delle acque, depurazione e rifiuti. Trasporti, logistica, Gioia Tauro, infrastrutture; turismo, agroalimentare, beni culturali. Politiche sociali e sanità, welfare, riforma e riordino degli enti. In particolare sul fronte del lavoro va messa in campo un’azione organica ed efficace di politiche attive anche attraverso misure mirate di formazione nell’ambito di un più ampio piano straordinario per il lavoro e l’occupazione che punti alla creazione di nuovi posti di lavoro, alla stabilizzazione del precariato, al contrasto del lavoro nero e sommerso, alla ricollocazione dei lavoratori percettori di ammortizzatori in deroga».
«Ai fini del rilancio dell’economia regionale – sostengono ancora Sposato, Tramonti e Biondo – si deve partire dalle opportunita’ presenti, Por 2014-2020 e Patto per la Calabria in primis, evitando gli errori del passato, nel rispetto dei tempi di attuazione e scadenze. Non possono essere più ammesse sottovalutazioni e ritardi su questioni di vitale importanza come queste, fondamentali per avviare percorsi di crescita e di sviluppo. I calabresi attendono risposte certe. Il tempo delle attese è finito».

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