COSENZA «Mi spiace non essere presente all’incontro che avete organizzato e che testimonia il grande impegno profuso da Alessandro Nicolò, vice coordinatore regionale, e da tutta la dirigenza provinciale. Ottantaquattro comitati costituiti sono l’espressione di un impegno considerevole, a riprova di come il partito stia riemergendo con forza dopo anni di crisi fisiologica». Lo scrive nel messaggio ad Alessandro Nicolò, per il convegno in corso a Villa San Giovanni, sulle ragioni del No, JoleSantelli, coordinatrice regionale di Forza Italia.
«Il 4 dicembre – scrive – è in discussione non solo l’impalcatura della Costituzione, fatto che di per sé toglierebbe qualsiasi dubbio sulla necessità di una sollecitazione popolare, ma anche, e di conseguenza, il futuro di un Paese che rischia di delegare ogni potere, politico e istituzionale, a una minoranza».
«Il combinato disposto con l’Italicum – scrive Santelli – è una marmellata indigesta, che trasforma e privatizza le istituzioni, anche quelle nobili e necessariamente condivisibili come la Consulta e la Presidenza della Repubblica. È una riforma sbagliata nei contenuti, che non pone fine al bicameralismo, né pone rimedio alle grandi esigenze di rinnovamento della Nazione. È una riforma che toglie alle Regioni poteri indispensabili, confondendo errori delle istituzioni decentrate con una risposta di centralismo ingiusta».
«E contemporaneamente – prosegue Santelli -, mentre alle Regioni si tolgono poteri, si nominano tra i consiglieri regionali (ripeto, si nominano) i futuri senatori che dovranno occuparsi di rapporti con Bruxelles. Di tutto questo, come ha sottolineato l’amico Roberto Occhiuto, presidente del Comitato per il No di Forza Italia Calabria, l’unico a non rendersene conto è Mario Oliverio. Il presidente della Regione, – dice il coordinatore di Forza Italia Calabria – convertitosi al renzismo, da un lato grida ai quattro venti contro il commissariamento della sanità e dall’altro si consegna a un Sì che delegittima completamente le Regioni dalle loro funzioni. Sono le stranezze di una maggioranza regionale alla quale dobbiamo inviare un grande messaggio il 4 dicembre».
«Una netta affermazione del No, – aggiunge Santelli – da noi, rappresenterebbe anche un dato politico non secondario nei confronti di una Regione inadempiente su tutto, mai capace di sintonizzarsi realmente sulle antenne della sensibilità comune. Dobbiamo interpretare l’appuntamento del 4 come un fatto di straordinaria importanza, sia per l’Italia che per la Calabria».
«Dobbiamo unirci a tutte le forze democratiche – conclude nel messaggio Jole Santelli – e per questo sabato 12 novembre alle 18 al Teatro Morelli di Cosenza ne parleremo con Emilio Sirianni, presidente della sezione lavoro della Corte di appello di Catanzaro, e Massimo Covello, segretario generale della Fiom Calabria».
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