REGGIO CALABRIA Partirà domani, con direzione Salonicco, la carovana solidale calabrese che si metterà in marcia per portare assistenza alle migliaia di migranti costretti a vivere nelle tende e nel fango dei campi profughi greci, a causa di un’Europa richiusa su se stessa come una fortezza. Grazie ad Enzo Infantino,che da tempo frequenta quei luoghi, lunedì partiranno due furgoni carichi di aiuti umanitari, raccolti da Rete dei Comuni Solidali, Equo Sud, Riviento, dall’Amministrazione comunale di Cinquefrondi e l’ITT “Panella – Vallauri” di Reggio Calabria, che parteciperanno anche alla carovana con alcuni volontari. Plauso speciale – fanno sapere gli organizzatori – merita l’istituto scolastico Panella-Vallauri, che «grazie all’impegno della preside Anna Nucera e al lavoro di sensibilizzazione portato avanti professore Maurizio Marzuola» non solo ha acquistato 40 stufe per riscaldare l’inverno dei profughi provenienti soprattutto dalla Siria, ma anche penne, quaderni e matite, coperte e indumenti caldi. In più, gli studenti hanno effettuato una raccolta fondi che servirà, una volta in Grecia, ad acquistare altri beni necessari. Per i responsabili della carovana «è la dimostrazione che i ragazzi e le ragazze non sono indifferenti. E’ la dimostrazione che quando la scuola adempie al suo compito educativo risveglia le coscienze». Alle cene di autofinanziamento della Carovana – informano hanno partecipato oltre 200 persone. «La Calabria è anche questo, la Calabria è anche una terra solidale, la Calabria è una terra che ha conosciuto e continua a conoscere l’emigrazione e quindi non può essere insensibile al dramma che vivono i profughi» spiegano gli organizzatori della carovana, che informano «i furgoni sono stati caricati, mancano gli ultimi preparativi e domani partiremo alla volta di Salonicco, per tracciare un ponte dalla Calabria alla Siria, dagli ultimi d’Europa agli ultimi del mondo. Perché anche se in questi tempi è schiacciante il predominio dell’economia sulla vita delle persone, abbiamo deciso di restare umani».
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