Chiusura Pugliese, il Comitato diffida Scura

CATANZARO Il comitato “Salviamo l’ospedale Pugliese” diffida il commissario alla Sanità Massimo Scura. Con quest’ultimo atto, l’associazione rappresentata dall’avvocato Francesco Pitaro ha ricordato che la chiusura del nosocomio è stata già stoppata dal prefetto, lo scorso 23 dicembre, e da una delibera del consiglio comunale con la quale, su richiesta del Comitato, è stato deciso che l’ospedale resterà dove si trova attualmente. «A tutto ciò – si legge in una nota – si aggiunga che il consiglio regionale, che è l’unico organo competente a costituire nuove strutture sanitarie, non ha mai deliberato la costituzione di una nuova azienda sanitaria».
Alla luce di tutto questo il commissario Scura è stato diffidato a dare esecuzione sia all’atto prefettizio sia alla delibera del consiglio comunale di catanzarese e «ad astenersi dal compiere alcun atto in contrasto con essi e dal trasferire reparti dall’attuale struttura del Pugliese in altre struttura e ciò anche in virtù dell’assenza di ogni determinazione del consiglio regionale, in quanto tutto ciò determinerebbe lo smembramento dell’attuale Pugliese, che è attualmente efficiente e funzionante, e la violazione del principio della interconnessione funzionale del reparti medici con violazione del diritto alla salute e all’assistenza sanitaria».
«Siamo stati costretti – spiega Pitaro – a notificare l’atto di diffida al commissario Scura in quanto sono insistenti le voci di un imminente trasferimento di reparti dal Pugliese verso altre strutture sanitarie».
Lo smembramento del Pugliese – continua – «violerebbe la stessa natura dell’ospedale» e «lo renderebbe incompleto con evidente violazione del diritto alla salute e all’assistenza sanitaria e ciò, ancor di più, perché tutto ciò avverrebbe in assenza di ogni determinazione del consiglio regionale che è l’organo politico collegiale che ha competenza esclusiva nella costituzione di nuove aziende sanitaria».
Il Comitato annuncia inoltre l’intenzione di rivolgersi al procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, nel caso in cui Scura dovesse comunque decidere lo spostamento di reparti dal Pugliese verso altre strutture.