COSENZA «Ecco come venivano assegnati gli appalti pubblici». Lo ha spiegato in aula, il maresciallo Carmelo Evoli che ha proseguito il suo controesame nel corso dell’udienza del processo “Acheruntia” per gli indagati per i quali la Dda di Catanzaro ha disposto il giudizio immediato. Sul banco degli imputati ci sono l’ex consigliere comunale di Acri, Angelo Gencarelli, Giampaolo Ferraro e Giuseppe Perri, ritenuto dagli inquirenti il reggente della cosca sul territorio acrese. Si tratta dell’inchiesta della Procura antimafia che nel luglio del 2015 ha provocato un terremoto politico ad Acri. Tra le persone coinvolte anche l’ex assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra (per il quale si deve svolgere l’udienza preliminare a Catanzaro).
Martedì pomeriggio, nell’aula 9 del Tribunale di Cosenza, il collegio difensivo ha chiesto al maresciallo Evoli (ora in servizio al Ros di Catanzaro) di precisare in particolare come avveniva l’affidamento degli appalti e i controlli in alcuni esercizi commerciali che erano “attenzionati” dagli inquirenti. Nel corso delle attività di indagine sono stati acquisiti anche i verbali di alcuni collaboratori di giustizia in cui si parlava degli imputati. Da una intercettazione emerge un incontro e quindi contatti tra Adolfo D’Ambrosio (presunto boss detenuto al 41 bis) e Angelo Gencarelli. Il processo è stato aggiornato al prossimo 13 dicembre.
mi. mo.
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