REGGIO CALABRIA «Dai territori calabresi emerge prepotentemente la necessità di predisporre interventi mirati per la risoluzione della problematica del sovraffollamento dei cinghiali». È quanto dichiara il consigliere regionale del Pd Michele Mirabello. «Il fenomeno – continua – è cresciuto a dismisura in tutta la regione e sono pertanto necessari urgenti interventi per predisporre politiche di monitoraggio, di selezione e piani straordinari di abbattimento. I danni prodotti da una specie la cui crescita e proliferazione è totalmente fuori controllo, sono oramai incalcolabili e riguardano non solo e non più semplicemente il settore agricolo, ma anche beni di privati cittadini con ripetuti casi di insidie alla pubblica incolumità».
«Per cercare di far fronte a una obiettiva situazione di emergenza – prosegue Mirabello – avevo proposto un primo disegno di legge, rubricato “interventi per la conservazione, la gestione e il controllo della fauna selvatica”, attualmente in fase di discussione in quarta commissione. Dal confronto quotidiano con le realtà agricole, con il mondo della caccia, e con le associazioni di categoria, ho però potuto riscontrare e verificare la necessità di intervenire rapidamente a una profonda riforma e rivisitazione della legge regionale 9 che disciplina dal 1996 gli ambiti territoriali di caccia. Al netto della prima elementare considerazione in ordine a una legge originariamente tarata su competenze e funzioni poste in capo alle province, oggi superata dal rientro delle medesime funzioni in capo alla Regione, resta il tema della necessità di riprendere una più approfondita discussione sul tema degli ambiti territoriali di caccia (gli Atc), sul ruolo che hanno avuto negli anni passati e conseguentemente sulla necessità di rivisitarne urgentemente funzioni, poteri ed organizzazione sul territorio».
Il consigliere regionale prosegue: «Allo scopo di ridefinire la materia, di tagliare il numero eccessivo degli ambiti, di compiere un’opera di seria razionalizzazione riducendone il numero da 11 a 7, e di rompere circuiti consolidati che hanno prodotto obiettivamente i guasti e le conseguenze che proprio in materia di cinghiali si stanno oggi verificando, ho così depositato un nuovo disegno di legge regionale (Disposizioni in materia di ambiti territoriali di caccia) che presto sarà discusso in quarta commissione consiliare».
«Inizia così – conclude – una fase di riforma rispetto alla quale sarà indispensabile il contributo delle associazioni di categoria, del mondo della caccia e dell’agricoltura, al fine di definire rapidamente un percorso che porti all’approvazione di una riforma di un sistema oggettivamente inadeguato e gravemente inefficiente, sul quale, come sempre accade in questa nostra regione, si ramificano corporazioni e piccoli potentati dannosi e inaccettabili».
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