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Torti arbitrali, il Cosenza alza la testa

COSENZA Qualcosa si muove intorno ai lupi. Forze centrifughe di opposte matrici. Positive e negative. Che stanno segnando il cammino, fin qui discreto, del Cosenza Calcio nei meandri della Lega Pro…

Pubblicato il: 15/11/2016 – 11:57
Torti arbitrali, il Cosenza alza la testa

COSENZA Qualcosa si muove intorno ai lupi. Forze centrifughe di opposte matrici. Positive e negative. Che stanno segnando il cammino, fin qui discreto, del Cosenza Calcio nei meandri della Lega Pro che vede affannarsi ad esempio i cugini di Reggina, Vibonese e Catanzaro, quest’ultimo desolatamente in fondo alla graduatoria. Negative, certamente negative, le decisioni arbitrali. Ultima ma non solitaria quella di domenica sera nel big match col blasonato Lecce. Quasi un giallo. Ultimi istanti della prima frazione di gioco. L’attaccante Gambino intercetta una traiettoria sporca ai limiti dell’area avversaria e fa partire un bolide che uccella l’estremo difensore salentino. Il gesto tecnico rimane però vano, l’arbitro aveva fischiato la fine del primo tempo. Solo che, vedendo, e rivedendo il replay dell’azione, il tiro scoccato dal puntero rossoblu avviene quando il fischio della giacchetta nera non era mica terminato. Sul doppio vantaggio, la rimonta, poi avvenuta, del Lecce, sarebbe stata ben più probante. Frangente, giallo nel giallo, non riproposto fra gli highlights dell’incontro dalla piattaforma che trasmette le dirette della Lega Pro se non dopo le vibranti proteste dei molti utenti di fede silana che reclamavano sui social. Decisione poco felice seguita da altri epic fail consumatisi a breve giro di posta nelle ultime domeniche. Come nella sfida, persa, con la capolista Juve Stabia ed un penalty assai generoso che aveva sbloccato la gara o come nella partita interna disputatasi al Marulla con la Casertana, persa anche questa, condita da un goal nuovamente annullato e da un rigore concesso oltre il novantesimo. In quel caso nessun, provvidenziale, fischio arbitrale.
Insomma, se due indizi fanno una prova è forse venuto il momento per il patron Guarascio, molto apprezzato nelle sedi istituzionali del calcio per i modi garbati e le battaglie per i bilanci controllati, di far giungere rammarico e preoccupazione. E qui, paradossalmente, potrebbero subentrare le buone nuove. Perché dalla società di via degli Stadi arrivano segnali che non si vuole affatto mollare la presa. «Nelle ultime gare non avevamo fatto benissimo dal punto di vista dei risultati, ma a Lecce sono arrivate delle conferme importanti» ha detto il presidente rossoblu intervenendo in alcune trasmissioni tv. «Sono fiducioso – ha continuato Guarascio – e soddisfatto dei ragazzi, del mister e di tutta l’area tecnica. Tutti condividiamo i nostri principi e il nostro modo di fare calcio. La Lega Pro è una categoria molto dispendiosa, con pochi introiti, abbiamo un’ottima squadra, ma se, confrontandoci con l’area tecnica, dovessimo capire di avere delle necessità in alcuni reparti interverremo e faremo ulteriori sforzi. I nostri obiettivi sono alla portata, si dice che i cavalli di razza si vedono alla distanza e nel girone di ritorno si capirà chi potrà arrivare fino in fondo. Io credo che potremo farcela, magari rafforzando qualche reparto. Gli aspetti economico-finanziari sono alla base di un progetto vincente. La piazza è amareggiata dai fallimenti passati e ha grandi ambizioni. Noi stiamo avvicinando sponsor importanti, aziende che credono in noi e ci supportano. Il resto lo farà la mentalità vincente. Spesso non è chi spende di più che vince, ma chi ha la migliore organizzazione».
Parole non a caso conoscendo l’aplomb del numero uno silano, riproposte da un puntuale comunicato stampa del sodalizio bruzio. Che potrebbero aprire nuove prospettive e nuovi scenari per il campionato del Cosenza partito non per vincerlo (squadra molto rinnovata con elementi importanti finiti in serie cadetta o a competitor che il torneo vorrebbero assicurarselo, vedi Lecce) ma per ben figurare magari raggiungendo, almeno, la selva dei play off con 28 squadre per un posto in B… aradiso. Eppure, come si diceva in precedenza, sembrerebbe che qualcosa intorno ai lupi si sta muovendo. 

edo. tri.

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