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Cosenza, al via il laboratorio per la città unica

COSENZA Si lavora alla città unica. Si è svolta una riunione dell’associazione “Io partecipiamo” e del “Comitato civico intercomunale per la grande Cosenza”. Al termine del dibattito – co…

Pubblicato il: 17/11/2016 – 20:34
Cosenza, al via il laboratorio per la città unica

COSENZA Si lavora alla città unica. Si è svolta una riunione dell’associazione “Io partecipiamo” e del “Comitato civico intercomunale per la grande Cosenza”. Al termine del dibattito – coordinato da Piero Minutolo, presidente dell’associazione “Io Partecipiamo” –  che ha registrato gli interventi di Franco Alimena, Oreste Parise, Pierfrancesco Rocca, Alfredo Fusaro, Giuseppe Dodaro, Francesco Terranova,
Franco Apuzzo, Carlo Musacchio, Emilio Cribari, Michele Arlotta, Salvatore Greco, Paolo Dodaro, Angelo Celebre, Luigi Costanzo e Emilio Cozza, è stato approvato il seguente documento: «Il “Comitato civico intercomunale per la grande Cosenza” e l’associazione “Io partecipiamo”, prendono atto con soddisfazione delle notizie di stampa che riferiscono di contatti tra i segretari comunali di Cosenza e Rende per l’avvio dei procedimenti amministrativi rivolti alla realizzazione di quella che nei diversi convegni da noi promossi abbiamo definito la “Città dell’area urbana. Sembra che sia la volta buona per passare finalmente dalle parole ai fatti. Fatti che, però, non devono essere rinviati ad un giorno futuro ed incerto, come se l’attualità e la fattibilità di questo progetto politico-amministrativo debba dipendere dall’esecuzione di un ordinanza di un’entità esterna alla realtà temporale e non costituisca, invece, il risultato di un processo storico veicolatoe determinato dalla volontà e dalle scelte dei cittadini. È da diverso tempo che si fa strada tra gli enti locali l’esigenza di nuove e più incisive realtà istituzionali (sono in fase avanzata l’iter per la realizzazione del Comune unico della Presila e la fusione di Rossano con Corigliano Calabro) che, per peso politico, dimensioni anagrafiche, territoriali, capacità finanziaria, tecnica e gestionale, siano in grado di competere con le altre aree urbane della Calabria nell’acquisizione dei finanziamenti ordinari ed europei onde poter delineare scenari ed azioni che favoriscano la crescita culturale, sociale ed economica del nostro territorio. Se i sindaci di Cosenza, Rende e Castrolibero intendono portare avanti questo progetto, per come appare dalle loro dichiarazioni pubbliche, dovrebbero sottoporre ai rispettivi Consigli comunali, in tempi ragionevolmente brevi, l’atto di impulso per la fusione dei tre Comuni anche perchè l’argomento potrebbe ottenere l’assenso di uno schieramento più ampio delle rispettive maggioranze. Atto di impulso che, oltre ad indicare il nome della nuova città, dovrebbe precisare i caratteri fondamentali del suo modello politico-amministrativo traendo ispirazione dai principi di programmazione, trasparenza, decentramento e partecipazione. Si tratta di descrivere con precisione nell’atto deliberativo da sottoporre all’esame
e all’approvazione dei tre Consigli e, successivamente, a Referendum, l’articolazione amministrativa del nuovo Comune che dovrà essere riportata nel suo statuto. Secondo noi, il nuovo Ente dovrà essere articolato in un consiglio comunale con compiti di programmazione del territorio e dei servizi, delle infrastrutture, dei trasporti, degli insediamenti produttivi, delle attività culturali, e delle iniziative di sostegno al turismo ed in tre Municipi/Circoscrizioni (Cosenza Centro, Rende e Castrolibero) dotati anch’essi di organi eletti a suffragio universale a cui affidare la gestione della quotidianità (manutenzione scuole, verde, marciapiedi e strade, gestione servizi sociali, beni culturali ed impianti sportivi, manifestazioni sportive culturali e del tempo libero a carattere circoscrizionale ecc.) nonchè la conservazione e valorizzazione dei centri di interesse e delle tradizioni culturali delle comunità originarie. La fusione dei tre comuni dovrà costituire il primo passo di una politica rivolta al potenziamento della funzione direzionale della città dell’area urbana, presupposto indispensabile per avviare, con il concorso dei Comuni interessati, dell’Università della Calabria, delle realtà sociali e culturali, la pianificazione unitaria del territorio individuando una realistica ipotesi di sviluppo sostenibile, a medio termine, della grande area che interagisce quotidianamente con Cosenza (da Montalto a Piano lago, dai Casali alle Serre cosentine fino alle pendici dell’appennino paolano) e comprende più di 30 Comuni con una popolazione complessiva superiore a 200.000 abitanti. Un progetto rivolto a concentrare le risorse ordinarie e comunitarie verso la realizzazione di una fitta rete di attività produttive e servizi a carattere sovra-comunale (trasporto pubblico, moderne strutture sociali e sanitarie, istruzione e cultura) destinando meno suolo alla costruzione di palazzi e più incentivi alle attività edilizie rivolte alla riqualificazione urbana ed al recupero dei centri storici. Un progetto realistico ma ambizioso con l’obiettivo di dare risposte, sia pure parziali, alla inevasa domanda di casa e lavoro avanzata da un numero sempre crescente di giovani e di cittadini economicamente deboli».

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