COSENZA La sanità cosentina rischia un nuovo “caso Mauro”. Colpa delle nomine (future) che si incrociano con le cause di servizio. Colpa del lavoro che travolge i manager e li costringe a chiedere un risarcimento alle aziende delle quali si occupano.
Questa volta è toccato a Salvatore De Paola, direttore sanitario dell’ospedale Spoke di Castrovillari. Il ds – lo riassume una delibera dell’Asp che risale al 30 settembre scorso – ha vinto, proprio come il dg Mauro che firma l’atto, una causa di servizio contro l’Azienda. Lo ha deciso il Giudice del lavoro del Tribunale di Cosenza, l’Asp non può che concedergli un incremento economico legato all’invalidità derivante dall’eccessivo stress lavorativo.
Quello che lega i due dirigenti è la possibile evoluzione della loro carriera. De Paola, infatti, che ha già un ruolo prestigioso in Azienda, è tra i candidati a diventare direttore sanitario di presidio unico per la struttura ospedaliera più grande della provincia, quella che riunisce Annunziata, Mariano Santo e Santa Barbara di Rogliano. Uno “scatto” importante (e potenziale, l’avviso pubblico è ancora in corso) che potrebbe seguire lo stesso iter già visto per il direttore generale Mauro: prima il troppo stress da lavoro, poi la causa di servizio vinta, infine la promozione. Certo, nel caso di Raffaele Mauro le cose sono andate così, per De Paola bisogna aspettare l’esito della selezione. Che ha raggiunto il 17 ottobre scorso lo step dell’ammissione dei candidati. Oltre al direttore dello Spoke di Castrovillari, sono in lizza Carlo Di Falco, Salvatore Lopresti, Francesco Rose e Monica Loizzo. E proprio Monica Loizzo, giovedì scorso, è diventata direttore sanitario di presidio dopo le dimissioni di Maria Addolorata Vantaggiato, arrivate il 10 novembre scorso. Il breve passaggio nel quale l’Annunziata è rimasta senza direzione sanitaria si è concluso con la nomina arrivata grazie a uno scorrimento della graduatoria di merito (Loizzo era arrivata seconda nella selezione per soli 0,35 punti). (ppp)
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