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Porto di Reggio, Russo: «Ci sono i soldi per potenziarlo»

REGGIO CALABRIA «Il porto della città di Reggio Calabria è considerato di rango europeo come quello di Gioia Tauro, unici in Calabria, e, come tale, va potenziato e attrezzato. Gli strumenti, …

Pubblicato il: 20/11/2016 – 10:15
Porto di Reggio, Russo: «Ci sono i soldi per potenziarlo»

REGGIO CALABRIA «Il porto della città di Reggio Calabria è considerato di rango europeo come quello di Gioia Tauro, unici in Calabria, e, come tale, va potenziato e attrezzato. Gli strumenti, anche finanziari, ci sono già. Si tratta solo di saperli usare». Questo è uno dei tanti spunti importanti emersi durante il convegno, organizzato dalla Lega Navale italiana sezione Reggio Calabria Sud, dal titolo “Mare, da pericolo a risorsa. Risolvere il problema dell’erosione costiera e dare il via alla portualità turistica”, durante il quale ha relazionato l’assessore regionale della Calabria al Sistema della logistica, sistema portuale regionale e “sistema Gioia Tauro”, Francesco Russo.
È stato proprio lui a certificare la valenza del porto di Reggio Calabria, ma anche quella di tutti i porti calabresi, ricordando che la nostra regione ha vissuto storicamente i suoi maggiori momenti di sviluppo proprio quando si è saputa proiettare verso il mare, come durante il periodo della Magna Grecia. Dunque per ridare slancio allo sviluppo della regione bisogna proprio ripartire dal mare e dalle sue enormi potenzialità.
L’assessore Russo ha spiegato come tutto questo sia stato ampiamente considerato e inserito nel nuovo Piano regionale dei Trasporti, già illustrato per ben due volte in consiglio regionale e pronto per l’approvazione definitiva. Nel piano sono previste una serie di azioni, già finanziate, che garantiranno lo sviluppo portuale dell’intera regione. I porti esistenti devono essere potenziati e si può progettare di realizzarne di nuovi per il turismo diportistico. Adesso sta ai comuni, in collaborazione con le autorità portuali, presentare i progetti di valorizzazione e sviluppo delle aree portuali. «I soldi sono già sul tavolo, ha detto Russo, ma bisogna usarli e usarli bene. I territori devono muoversi e partecipare, presentare progetti. Bisogna farlo adesso, ha esortato l’assessore, perché il momento è quello giusto e non bisogna perdere tempo. A un incontro per la presentazione dei progetti, però, è pervenuto solamente quello per il porto di Vibo Valentia, nonostante i miei ripetuti inviti a partecipare. Questo non va bene, ha rimproverato Russo, i comuni si devono svegliare e cogliere l’occasione».
Lo spunto per la trattazione di questi temi è venuto dall’analisi del problema dell’erosione costiera che interessa la zona che va da Pellaro a Bocale. Il prof. Felice Arena, direttore del Noel Laboratorio naturale di Ingegneria marittima di Reggio Calabria e ordinario di Costruzioni marittime presso l’Università Mediterranea ha tecnicamente spiegato il fenomeno, evidenziando gli errori commessi fino ad oggi e proponendo una serie di soluzioni che vanno dalla realizzazione di pontili galleggianti alla costruzione di un porto per imbarcazioni da diporto come quello realizzato a Marina D’Arechi sulla costa salernitana. Un porto turistico che, posizionandosi tra mare e terra, nel contempo protegge la costa da problemi di erosione e di insabbiamento. Un porto che andrebbe anche a dare un evidente vantaggio economico a tutta la zona della costa sud di Reggio.
«Si può fare, ha detto l’assessore Russo, abbiamo già deliberato ad ottobre i bandi per il finanziamento dei progetti per i porti di quarta fascia come questo. Basta semplicemente partecipare». L’invito è stato colto immediatamente dall’assessore alle Politiche comunitarie del Comune di Reggio Calabria, Giuseppe Marino, anch’egli tra i relatori, che, dopo avere ricordato i progetti programmati dall’amministrazione comunale per la zona di Pellaro e per un importo di 15 milioni di euro, ha valutato positivamente quanto è stato proposto durante il convegno. Per l’ipotesi della realizzazione del porto turistico, che avrebbe un impatto ambientale pari a zero, Marino ha proposto di formare subito un gruppo di lavoro con il coinvolgimento dell’università e della Lega Navale Reggio Sud al fine di concretizzare la proposta che sarebbe di grande vantaggio per lo sviluppo del territorio. Marino ha però sottolineato che la Regione Calabria deve superare alcune lungaggini burocratiche che, al momento, bloccano la realizzazione di alcuni lavori di ripascimento degli arenili e di protezione della costa, già programmati ma fermi e che dovrebbero essere fatti entro la prossima stagione estiva. Al convegno ha preso parte anche la presidente della Pro loco di Bocale, Concetta Romeo, che da anni si batte per la risoluzione del problema dell’erosione e che ha fatto un puntuale resoconto di quanto fatto fino ad oggi e di quanto purtroppo non è stato fatto. La presidente della Lega navale italiana sezione Reggio Calabria Sud, Marina Malara, moderando il convegno, si è detta orgogliosa del fatto che la sua sezione si sia resa autrice dell’incontro. «Dagli interventi è emersa la possibilità di fare cose davvero importanti, ha detto. I mezzi ci sono e bisogna sfruttarli. La nostra sezione conta che quanto emerso stasera possa realizzarsi per lo sviluppo di Pellaro e dell’intera città di Reggio».

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