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È dirigente senza concorso, "rischia" una promozione

CATANZARO È arrivata in Senato la proposta di legge di Giuseppe Aieta, consigliere regionale del Pd che vuole modificare l’Autorità di bacino cambiando due commi che riguardano le modalità di indiv…

Pubblicato il: 21/11/2016 – 16:14
È dirigente senza concorso, "rischia" una promozione

CATANZARO È arrivata in Senato la proposta di legge di Giuseppe Aieta, consigliere regionale del Pd che vuole modificare l’Autorità di bacino cambiando due commi che riguardano le modalità di individuazione e di trattamento economico del segretario generale dell’ente.
Sulla base delle modifiche chieste dall’ex sindaco di Cetraro, il «segretario generale dovrebbe essere scelto esclusivamente tra i dirigenti di ruolo della Regione Calabria e al dirigente regionale nominato segretario generale dell’Autorità di bacino, per effetto della legge regionale n. 35 del 1996, “compete il trattamento economico pari a quello previsto per i dirigenti regionali, con funzioni di dirigente di settore”». Un cambiamento di prospettiva che non piace a undici senatori del Movimento Cinquestelle, con in testa Nicola Morra, primo firmatario di un’interrogazione parlamentare rivolta ai ministri dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e degli Affari regionali. Per Morra e i suoi colleghi, la proposta di Aieta configura «uovi e maggiori oneri a carico del bilancio regionale, in evidente contrasto con quanto espresso dall’articolo 2 della stessa proposta normativa». Di più: secondo i pentastellati, le Autorità di bacino risulterebbero «di fatto abrogate in attesa di confluire nelle autorità di distretto, sotto la competenza del ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare», dunque «qualsiasi modifica della legge istitutiva appare a inopportuna e fondata su discutibili principi giuridici».
I Cinquestelle chiedono uno stop del tentativo di Aieta, e aggiungono che le proposte di modifica «per come formulate, produrrebbero unicamente un indebito avanzamento di carriera e una progressione economica per l’attuale dirigente incaricato».

DIRIGENTE SENZA CONCORSO Aprono dunque, Morra i colleghi senatori, un capitolo che riguarda Salvatore Siviglia, attuale segretario dell’Autorità di bacino, e il suo curriculum. Che inizia nel 1990 con l’elezione a consigliere comunale di Roghudi. I punti chiave, però, non sono politici ma tecnici. Siviglia, infatti (non è l’unico caso in Calabria, la prassi era piuttosto diffusa), è diventato dirigente regionale senza aver mai vinto un concorso. Il suo iter professionale è caratterizzato da un salto: lavora al Consorzio di bonifica della Piana di Sibari e della Media Valle del Crati, e dal 1994 (l’inquadramento avviene nel 2002 ma è retroattivo) viene inquadrato alla sesta classe del contratto nazionale dei dirigenti dei Consorzi di bonifica. Sempre nel 2002 diventa un dirigente regionale senza superare un concorso, ma solo grazie a una richiesta. Siviglia chiede di essere trasferito alla Regione con una nota ricevuta il 27 luglio: in effetti, lavora già negli uffici del dipartimento agricoltura dal 19 febbraio 2001 e dal 1° marzo presta servizio nella segreteria particolare dell’assessorato. Il sì del direttore generale del dipartimento arriva in men che non si dica. E l’ingegnere viene accolto a braccia aperte: diventa addirittura un dirigente. Succede perché «sono vacanti posti di dirigenti, che possono essere coperti anche mediante trasferimento» e perché «l’apparato burocratico dirigenziale è fortemente carente rispetto alle esigenze organizzative della giunta regionale». Erano altri tempi: era possibile entrare nei ranghi dirigenziali della giunta senza passare attraverso un concorso. L’eventualità che, a 14 anni di distanza, per Siviglia possa arrivare una promozione e uno scatto di stipendio, però, per i Cinquestelle è un po’ troppo.

Pablo Petrasso
p.petrasso@corrierecal.it

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