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La Regione dimentica le persone cieche

REGGIO CALABRIA Nella Calabria degli sprechi e dei privilegi della politica, nella regione dove perfino gli ex consiglieri regionali hanno diritto a un puntuale e sostanzioso contributo di 100…

Pubblicato il: 21/11/2016 – 11:08
La Regione dimentica le persone cieche

REGGIO CALABRIA Nella Calabria degli sprechi e dei privilegi della politica, nella regione dove perfino gli ex consiglieri regionali hanno diritto a un puntuale e sostanzioso contributo di 100 mila euro all’anno per attività pubbliche autoreferenziali (come la difesa del vitalizio), non si trovano i soldi per i disabili.
Da due anni, ormai, la Regione taglia i fondi destinati a ciechi e ipovedenti, malgrado esista una legge del 2002 che garantisce contributi pari a 250mila euro all’anno alle associazioni che si occupano di persone affette da gravi problemi alla vista. Sono soldi che servono ad assicurare il loro funzionamento e, di conseguenza, i servizi essenziali per i ciechi, come l’accompagnamento, la formazione e integrazione professionale, la conversione audio e braille di testi. Il contributo è di per sé esiguo, se si tiene conto del fatto che i 250mila euro assegnati (in teoria) vengono ripartiti tra le 6 associazioni attive in tutta la regione. Il finanziamento, quindi, diventa del tutto risibile dopo le ultime decurtazioni operate dalla Regione, che ha assegnato solo 200mila euro con l’impegno a integrare gli altri 50mila in un secondo momento. Promessa finora tradita. Proprio per questo stamattina le associazioni che si occupano di questi disabili hanno dato vita a una manifestazione di protesta davanti al consiglio regionale per chiedere alla politica non tanto di avere buonsenso, ma almeno di rispettare la legge.
«Siamo continuamente costretti a fare sollecitazioni di questo tipo per avere i contributi che ci spettano. Viviamo uno stato di ansia diffusa perché c’è il rischio concreto che le sezioni regionali chiudano», spiegano i rappresentanti provinciali della Uig di Vibo Valentia, Giuseppe Bartucca, Paolo Massaria e Tommaso Bretti. 
La Regione Calabria, negli ultimi tempi, non sta dimostrando di avere particolari attenzioni nei confronti dei diversamente abili. È di poche settimane fa lo scandalo – denunciato da Report – degli alunni disabili di Catanzaro impossibilitati ad andare a scuola a causa di un cortocircuito istituzionale tra Provincia e Regione. Ora potrebbe esplodere anche il caso degli ipovedenti, abbandonati da una politica cieca.

Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it

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