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Morra (M5s): «All'Autorità di bacino "proposta regionale "ad personam"»

ROMA «Ho chiesto al ministro dell’ambiente e quello per gli Affari regionali e le Autonomie di spiegare ai cittadini perché il consigliere regionale Aieta del Pd abbia proposto l’aumento dello stip…

Pubblicato il: 22/11/2016 – 15:29
Morra (M5s): «All'Autorità di bacino "proposta regionale "ad personam"»

ROMA «Ho chiesto al ministro dell’ambiente e quello per gli Affari regionali e le Autonomie di spiegare ai cittadini perché il consigliere regionale Aieta del Pd abbia proposto l’aumento dello stipendio di un dirigente regionale attraverso, a mio avviso, un indebito avanzamento di carriera»: a denunciare il possibile spreco di risorse regionali è il portavoce al Senato Nicola Morra del Movimento 5 Stelle.
Morra solleva un caso di avanzamento di carriera senza concorso pubblico: «Occorre specificare che chi attualmente trarrebbe beneficio dalla suddetta modifica normativa, qualora approvata, è l’attuale segretario generale dell’Autorità di bacino regionale, dirigente di ruolo della Regione Calabria. Come risulta dal suo curriculum (disponibile in rete), lo stesso ha iniziato la sua carriera come “impiegato-dirigente” dal 1992 al 2001 presso il Consorzio di Bonifica della Piana di Sibari e della Media Valle del Crati. Successivamente, dopo un breve passaggio nella segreteria politica di un assessore regionale, è stato trasferito dal Consorzio di Bonifica nei ruoli regionali con DDG n° 9605 del 30/7/2002. Non risulta abbia mai superato un regolare concorso per diventare dirigente regionale».
La denuncia di Morra prosegue puntando il consiglio regionale: «Ancora una volta si avanzano proposte di legge che ingolfano il consiglio regionale (quello della Calabria) utilizzato non già nel rispetto degli interessi pubblici generali, come dovrebbe essere, ma per favorire unicamente gli interessi di una persona».
La proposta di legge in questione, infatti, (la n. 169/10^), è relativa alla modifica di un articolo della legge regionale della Calabria numero 35/1996 istitutiva dell’Autorità di bacino regionale (ente per altro in via di dismissione viste le intervenute modifiche normative che ne prevedono l’accorpamento nell’Autorità di distretto dell’Appennino meridionale).
La proposta in particolare interviene esclusivamente sull’articolo che specifica lo status giuridico ed il trattamento economico dovuto al dirigente nominato “segretario generale” equiparandolo a quello spettante ai dirigenti generali dei dipartimenti della giunta regionale.

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