Reggio avrà un primario di Geriatria. Ma il reparto non c’è

Dopo la mancata assegnazione dei posti letto per la specialità Reumatologia, dopo la soppressione di ben due punti nascita, nell’area di Reggio e provincia che effettuavano 1600 parti che andranno a caricarsi sui restanti tre punti nascita pubblici privi di alcuni requisiti di legge (Ospedali di Reggio, Locri e Polistena) con il complice silenzio del direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria e dopo la figura da peracottari dell’inaugurazione di una cardiochirurgia chiusa (anzi in rodaggio per simulazione come definito dal direttore generale) ecco che lo stesso direttore ci propone un altro grande atto di gestione.
Assumere un primario di Geriatria senza che esista, se non sulla carta, il corrispondente reparto (collocazione muraria, organico medico, organico infermieristico, Oss, tecnologie, etc.).
Grande ideona del direttore generale. Per fare un esempio è come se una famiglia che ha intenzione di farsi la casa al mare, della quale manca il progetto e perfino il terreno su cui essa dovrà sorgere, pensi ad assumere subito la donna delle pulizie. Purché sia fornita di grembiulino. Forse sarebbe stato opportuno che gli indefessi lavoratori consiglieri regionali avessero completato il cambio di denominazione dell’Azienda ospedaliera trasformandola da “Bianchi-Melacrino-Morelli” in “Bianchi-Grembiulino-Morelli”.
Così vengono gestiti la salute e i soldi dei calabresi all’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria. Ai due commissari governativi si chiede perché non autorizzino anche, per esempio, il concorso a direttore dell’Uoc di Neurologia retta da anni con una altrettanta simulazione.
Al presidente Oliverio, al ministro Lorenzin e al Tavolo di verifica non si chiede nulla perché sarebbe tempo sprecato. Alla Corte dei Conti si segnala per quanto di competenza.
Nel frattempo invio distinti saluti (veri e non simulati) a tutti.

*Segretario aziendale Anaao-Assomed Ao di Reggio Calabria